Salvini manda in crisi Borghi e Bagnai sull'Italexit

I due guru dell'uscita dall'euro restano spiazzati dalla svolta moderata del loro stesso leader e attaccano il Foglio. Ma il Capitano li smentisce di nuovo

Le parole rilasciate al Foglio da Matteo Salvini, decisamente più “moderate” sull'ipotesi di un’eventuale di un'uscita dell'Italia dall’euro, hanno spiazzato i teorici leghisti dell'Italexit. Dopotutto il cambiamento di rotta del Carroccio sulle regole monetarie dell’Ue è tanto evidente quanto sorprendente. “Lo dico una volta per tutte - ha dichiarato Salvini intervistato da Annalisa Chirico -, e poi spero che nessuno, dentro e fuori il mio partito, sollevi di nuovo questo tema. La Lega non ha in testa l’uscita dell’Italia dall’euro o dall’Unione europea. Lo dico ancora meglio, così i giornalisti smetteranno di alimentare fantasie strane: l’euro è irreversibile”.

 

 

Una svolta che ha spiazzato i fedelissimi dell’ex ministro dell’Interno. Su Twitter Alberto Bagnai, presidente della commissione Finanze e Tesoro al Senato, e Claudio Borghi, presidente della commissione Bilancio della Camera, hanno reagito in maniera scomposta. Le parole di Salvini, per i due alfieri dell’Italexit, sono state riportate scorrettamente. “Forse l'intervista non era corretta... di irreversibile non c'è nemmeno la morte come testimonia il caso di Lazzaro”, ha scritto Borghi. “Nessuno ha letto il programma. Nessuno! La nostra posizione la conoscete dal 2013”, gli ha fatto eco Bagnai che ha definito “Salvinihadettisti” quei media che, a suo dire, complottano contro la Lega. A ben vedere, però, proprio nel programma che cita Bagnai, si parla di una volontà di “ridiscutere tutti i trattati che pongono vincoli“. Mentre non si trova traccia dell’irreversibilità dell’euro menzionata da Salvini.

 

 

E mentre Borghi e Bagnai sbraitavano sui social, lo stesso Salvini, ospite della trasmissione “Quarta Repubblica”, spiegava la sua posizione senza smentire quanto dichiarato al Foglio: “L’euro è la moneta che abbiamo in tasca rimetterla in discussione da soli non ha senso e non è possibile. Se ci sarà in futuro una ridiscussione delle politiche monetarie in Europa noi ci siamo e ci aggreghiamo”. Insomma, con buona pace di Borghi e Bagnai, la svolta moderata del Capitano non è il frutto dei giornali o dei “Salvinihadettisti”. Salvini, quelle cose, le ha proprio dette.