Così anche la Basilicata diventa leghista
“È stato scelto il cambiamento”, festeggia Vito Bardi, candidato del centrodestra che grazie alla spinta del Carroccio strappa la regione alla sinistra. Flop del M5s: voti dimezzati rispetto al 4 marzo
[Articolo aggiornato alle 12:30]
Dopo Abruzzo e Sardegna il centrodestra conquista anche la Basilicata e il centrosinistra perde la guida della regione dopo 24 anni. “È stato scelto il cambiamento”, festeggia Vito Bardi, generale in pensione della Guardia di finanza, scelto da Berlusconi per guidare l’asse Lega-Forza Italia-FdI. Bardi vince con il 42,2 per cento, secondo i dati del Viminale. Segue il candidato di centrosinistra Carlo Trerotola al 33,1 per cento, mentre quello del M5s Antonio Mattia è al 20,3 per cento e Valerio Tramutoli (“Basilicata possibile”) al 4,36 per cento. L'affluenza è stata del 53,58 per cento in crescita di 6 punti rispetto alle precedenti amministrative. Testa a testa invece nella classifica del partito più votato: M5s è il primo partito con il 20,3 per cento mentre la Lega raggiunge il 19,1 per cento.
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Destra avanti grazie alla Lega. Il centro sinistra perde un'altra regione
Il centrodestra ora controlla 10 regioni contro 9 del centrosinistra. E ora punta al Piemonte, come ha chiarito il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio, che spiega come sul nome del candidato del centrodestra in Piemonte “Salvini e Berlusconi si troveranno in questi giorni e decideranno”. Il voto lucano è un importante test nazionale, l'ultimo prima delle elezioni europee del 26 maggio. Il quadro che emerge è la sconfitta del centrosinistra che alle Regionali del 2013 aveva incassato il 62,75 per cento dei consensi. È la prima stangata dopo l'elezione alla segreteria pd di Nicola Zingaretti, che aveva chiuso la campagna elettorale a Matera.
Il centrodestra, che nel 2013 correva senza la Lega e incassò il 21,53 per cento, raddoppia oggi i consensi grazie soprattutto alla presenza del Carroccio. Dopo Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Abruzzo e Sardegna, questo è il sesto successo consecutivo. “La Lega in un anno triplica i voti”, festeggia su Facebook il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini. “Da oggi la Basilicata sarà governata dalla Lega”, dice il ministro dell’Interno evitando di coinvolgere nel brindisi gli alleati del centrodestra, Forza Italia e Fdi. E spiega che, nonostante la batosta assestata all'alleato di governo, “Il governo va avanti” e lui intende “mantenere i patti”.
Il flop del M5s
Anche il dato che riguarda il M5s spiega molte cose: i voti ai grillini si dimezzano rispetto alle politiche del 4 marzo 2018, nonostante i Cinque stelle siano ancora il primo partito. Il candidato Mattia, abbandonato dai big del partito per che annusavano l’ennesima sconfitta annunciata, ha dichiarato: “È il peggior centrodestra di sempre. È infarcito di esponenti che erano pittelliani fino qualche mese fa e di politici che non hanno mai fatto opposizione ma soltanto inciuci e accordi”. Insomma, anche in Basilicata torna lo spettro della crisi tra i due partiti di maggioranza. Ma soprattutto si dimostra a chi sta giovando l'accordo di governo. La Lega è ancora una volta la vincitrice assoluta e sta cannibalizzando il Movimento. E le dichiarazioni di facciata di Salvini non riescono a mascherare la realtà. La dice Antonio Tajani, che torna a chiedere alla Lega di abbandonare il M5s: “Mi auguro che stacchi la spina dopo le Europee, se non intende perdere consensi e essere considerata corresponsabile di questo pessimo governo”.
Antifascismo per definizione