Luigi Di Maio (foto LaPresse)

“Processateci tutti”. L'ipotesi estrema di Di Maio: far costituire i ministri grillini

Valerio Valentini

È la soluzione azzardata che i vertici del M5s stanno vagliando sul caso Diciotti, per uscire dallo scacco e non dare a Salvini lo scettro del martire

Dare il via libera all'autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini oppure negarla? Tertium non datur, per il M5s. O forse si. L'ipotesi è di quelle azzardate, ovviamente, forse perfino impossibili. “Ma dato che è la situazione è estrema – scherza un esponente di governo grillino – bisogna adeguarsi”. E insomma in queste ore lo staff di Luigi Di Maio sta valutando una soluzione apparentemente paradossale: fare in modo che tutti i ministri del M5s si costituiscano alla procura della Repubblica dichiarandosi anche loro corresponsabili del presunto sequestro di persona aggravato, ovvero il reato che il tribunale dei ministri imputa a Matteo Salvini per il caso della Diciotti.

 

I dettagli vanno valutati, e non è escluso che alla fine l'ipotesi si riveli del tutto impraticabile dal punto di vista giuridico. Ma è evidente che lo stato maggiore grillino sia in cerca, al momento, soprattutto di una trovata mediatica che gli consenta di uscire dallo scacco politico in cui Salvini ha costretto Di Maio e soci. “L'inghippo è nelle cose”, ripete Stefano Patuanelli, capogruppo del M5s al Senato: “Se diciamo di No all'autorizzazione a procedere su Salvini, ammettiamo che esiste un ministro più speciale degli altri, e più speciale di tutti i cittadini. Se diciamo di Sì, smentiamo una decisione che in realtà appartiene a tutto il governo, e che anche noi rivendichiamo, e cioè impedire lo sbarco dei 170 migranti dalla Diciotti”.

 

Ed ecco allora che, per superare lo stallo, Di Maio sta valutando le ipotesi più azzardate. “Processate tutto il governo”, ha dichiarato stamattina Danilo Toninelli. E sembrava una boutade. Invece ora, dallo staff grillino che presiede alla macchina della comunicazione governativa, dicono che “sì, stiamo valutando seriamente un'azione concreta nei confronti dell'autorità giudiziaria”. Un esponente del governo grillino è ancora più esplicito. “Costituirsi è una grande cosa”, esulta, spiegando che sarebbe un espediente estremo ma utile a evitare di dare a Matteo Salvini lo scettro del martire. “La scelta è eminentemente politica”, confermano i senatori del M5s riuniti in capannelli a Palazzo Madama. E verrà presa stasera, in una riunione che Di Maio terrà insieme ai ministri e ai membri grillini della giunta per le autorizzazioni del Senato, quella cioè che domani inizierà la discussione sulla richiesta del tribunale dei ministri ai danni di Salvini.

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