Consultazioni del cambiamento

L’incontro con il partito dei “truffati dalle banche” è una truffa politica

Nelle consultazioni della prima repubblica sfilavano sindacati e associazioni forti di interessi e disciplinati bacini elettorali. Il mitico Pier Luigi Bersani 2013 le estese a Greenpeace, Club alpino, Legambiente, Touring Club, Don Ciotti, il che non impedì il fallimento. Ma non era mai accaduto che un premier incaricato promettesse rimborsi a soggetti non istituzionali e vaghi come “i truffati dalle banche”.

 

E’ ovvio chiedersi chi realmente sia stato truffato e non invece vittima di investimenti azzardati (in azioni, capitale di rischio; o obbligazioni ad alto interesse): il governo uscente aveva fissato criteri già elastici, ma selettivi. Il professor Giuseppe Conte segue invece il format de “La gabbia”, chi più strilla ha ragione, aggiornato dalla Casaleggio Srl. Ma anche restando all’iconografia da talk show, perché le vittime de “risparmio tradito” sì, e non quelle di mafia, terremoti, malasanità? Forse perché l’agenda era piena e subito dopo l’“avvocato del popolo” doveva annunciare l’incontro con il governatore della Banca d’Italia. Indicando in modo subliminale vittime e carnefici, secondo Cinque stelle e Lega. E perché è in ballo la candidatura di Paolo Savona, che a Ignazio Visco imputa molte colpe. E perché il “governo del cambiamento” continua a far balenare il sovranismo dall’Europa, il giubileo del debito pubblico, la statalizzazione del sistema bancario a partire da Mps, le mire proprio su Bankitalia. In questa logica vale tutto: anche un calcio nei denti “al dottor Visco”, e magari per interposta persona all’eurocrate Mario Draghi, e già che ci siamo a Sergio Mattarella.

Di più su questi argomenti: