Slavoj Zizek (Ansa) 

piccola posta

Žižek e Schwarzenegger a braccetto per "mandare al diavolo la libertà"

Adriano Sofri

Per il filosofo sloveno, è sempre più probabile che l’uscita ultima, prima del suicidio collettivo, “sarà una qualche versione del comunismo di guerra”. Una strana consonanza con l'ottimo Arnold e la sua spada da Conan

Ho due postille al pezzo di ieri su democrazie e autocrazie alla prova di clima, pandemia e Kabul. Su Internazionale del 16-22 luglio scorso, la rubrica di Slavoj Žižek era intitolata “Un’uscita di sicurezza per l’umanità”. Metteva insieme pandemia tutt’altro che finita, ipotesi di clausure compresa, e riscaldamento rovente di Vancouver. A capo di un riassunto dei fenomeni critici, obiettava al “luogo comune secondo cui siamo una parte della natura e non il suo centro. Secondo questa idea, per combattere le crisi climatiche dovremmo cambiare il nostro modo di vivere: limitare l’individualismo, sviluppare nuove solidarietà e accettare il nostro modesto ruolo su questo pianeta”. Mi mancavano due terzi dell’articolo e stavo per lasciarlo lì: un altro che ha ceduto all’aria del tempo, ora dirà che il vaccino sono fatti suoi e che la libertà è minacciata. Avrei sbagliato. Facendo un suo lungo giro su esseri universali (Marx) e iperoggetti (Morton), l’Autore stava arrivando alla conclusione che “siamo una delle tante specie del pianeta, ma al tempo stesso dobbiamo agire come supervisori della vita sulla Terra”.

E qui veniva la conseguenza. Visto che non abbiamo imboccato altre uscite, e le temperature sono sempre più alte e gli oceani sempre più inquinati, è sempre più probabile che l’uscita ultima, prima del suicidio collettivo, “sarà una qualche versione del comunismo di guerra”. “Quando facciamo i conti con una minaccia alla nostra esistenza, entriamo in uno stato d’emergenza come in tempo di guerra, che può durare anni. (…) E’ chiaro che la democrazia rappresentativa da sola non sarà sufficiente a svolgere questo compito”. Eccetera. Leggete il pezzo, io sto solo estraendone il succo “autoritario”, perché va verso uno scontro frontale con certi allarmi sul green pass che viola lo stato di diritto. Sono un po’ sorpreso che sia passato inosservato. 

E visto che ci sono, sono stato ancora più sorpreso che sia passato inosservato il pronunciamento di Arnold Schwarzenegger: “Pensare che queste misure siano un danno alla libertà è sbagliato. Al diavolo la libertà. Puoi non mettere la mascherina, ma se non lo fai sei solo uno stupido”. Al diavolo la libertà, è una sintesi forte. L’ottimo Schwarzenegger, quello che, impugnando la spada di Conan, ha detto che l’assalto a Capitol Hill era la notte dei cristalli dell’America, e che avrebbero fatto i conti con lui.