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Piccola posta

Iran e Israele dimostrano concretamente che tutto può accadere

Adriano Sofri

Una volta un barbone riuscì ad arrivare nella camera da letto della regina Elisabetta. Aveva scavalcato un muro di più di 4 metri con il filo spinato e cocci aguzzi di bottiglia in cima, e si era aggirato per saloni e corridoi del palazzo

L’Iran aveva dimostrato di poter colpire Israele, benché solo con 9 missili su 300. Israele ha mostrato di poter colpire Isfahan, sia pure forse con 3 droni. Una volta un barbone riuscì ad arrivare nella camera da letto della regina Elisabetta, a Buckingham Palace. Era la mattina del 9 luglio 1982, aveva 33 anni, si chiamava Michael Fagan, disoccupato, quattro figli. Era piuttosto brillo, a piedi nudi. Aveva scavalcato un muro di più di 4 metri con il filo spinato e cocci aguzzi di bottiglia in cima, si era aggirato per saloni e corridoi del palazzo – 775 stanze. Quando lui entrò, la regina, 45 anni, si svegliò e, in camicia da notte com’era, uscì. Lo lasciò seduto sul letto. Non è chiaro se avessero avuto una conversazione, e su quale argomento. Poi lui spiegò che voleva risollevare il morale della regina, l’aveva vista un po’ triste. Era penetrato nel palazzo già qualche sera prima, ma aveva incontrato una cameriera e se n’era andato. La sicurezza non aveva creduto al racconto della cameriera. Era stato un aderente del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori. Nel 1987 lo denunciarono perché correva nudo nelle strade di Londra. Più tardi registrò una cover di God save the Queen e spacciò eroina. Nel 1993 scrisse anche una guida alla visita del palazzo reale. Lui si era seduto sul trono, l’aveva trovato comodo. E’ vivo, qualche malanno di salute, ha 75 anni. Un’altra volta, nello stesso anno, un intruso fu rintracciato all’interno di una centrale nucleare Usa. Era iraniano, e ubriaco.

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