Un'immagine della Villa Reale di Monza (foto LaPresse)

Il beauty contest per rendere più bella la Villa Reale di Monza

Paola Bulbarelli

La domanda regina: come far vivere il Parco con annessi e connessi non solo durante il Gran premio di Formula 1? Tantissime le risposte, cinque eccellenti

La domanda regina: come far vivere il Parco di Monza con annessi e connessi non solo durante il Gran premio di Formula 1? Tantissime le risposte ma cinque sono state eccellenti e scelte per far davvero vivere una nuova esistenza e più felice esistenza a quella che si potrebbe definire un patrimonio dell’umanità, la Villa del Piermarini a cui Parco e Giardini fanno da verdissimo contorno.

 

Tutto è partito con il concorso internazionale di idee per la rigenerazione della Villa Reale di Monza promosso dalla Triennale Milano, con il contributo di Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e destinato a urbanisti, architetti, business manager, comunicatori, progettisti, ingegneri, economisti, sociologi, antropologi. Un successo di partecipazione e di creatività attorno alla definizione di un masterplan per la valorizzazione del complesso monumentale “Villa Reale e Parco di Monza”. La Commissione giudicatrice, composta da cinque membri ha analizzato le tante proposte su un luogo a dir poco straordinario oggetto nei decenni scorsi di importanti azioni per la sua manutenzione e valorizzazione. Ma ora bisognava individuare strategie per azioni concrete e sostenibili per la Villa Reale, la cui storia è strettamente legata a quella di Triennale, che ha visto proprio qui la sua nascita, nel 1923, con la prima Biennale delle Arti Decorative.

 

Quindi, cinque i progetti vincitori: l’app per la visita in realtà aumentata di Parco, Villa Reale e Autodromo; la creazione di un centro internazionale per la cultura del verde; la rinascita della Villa con la promozione di attività sportive, eventi e luoghi di cultura; la creazione di una rete di ville e palazzi lombardi con al centro Villa Reale; la realizzazione di un vivaio di idee con scuole di restauro, floreali, di uso del colore, di musica e attività sportive.

 

“I cinque progetti selezionati – ha spiegato Stefano Boeri, presidente della Triennale – sono tutti capaci di proporre idee complementari e che possono essere composte in un unico grande progetto come il Consorzio è chiamato a fare. Per quanto riguarda Triennale, continuiamo la nostra azione di supporto, felici di farlo. Il sistema monzese è unico al mondo e bisognerà farla diventare una delle attrattive più importanti del panorama italiano”.

 

La volontà di gestire questo sistema complesso in maniera unitaria per permetterne un’adeguata valorizzazione è alla base della costituzione nel 2009 del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza che ha portato, oltre che al restauro di un gran numero di ambienti interni, anche all’avvio nel 2014 di una serie di attività aperte come mostre, eventi e visite guidate. Nel Parco della Villa Reale, al di là dei Giardini Reali, ci sono altre due ville storiche – Mirabello e Mirabellino – trentacinque edifici di origine rurale, tre mulini, oltre allo spazio dell’Autodromo. Più un fiume, il Lambro, e un sistema di rogge. E’ il patrimonio del più grande parco recintato di tutta Europa, oltre 730 ettari. “La bellissima reggia del Piermarini merita di trovare una centralità nel panorama culturale lombardo – ha affermato Stefano Bruno Galli, assessore regionale all’Autonomia e Cultura – Per farlo, deve offrire una capacità attrattiva che non può prescindere da alcuni punti di forza. Elementi specifici confermati sia dai progetti vincitori del concorso sia dalla ricerca analitica e quantitativa, strategica per il presente e il futuro della Villa: una ricerca molto interessante, realizzata da Camera di commercio e da Regione Lombardia attraverso Explora. Infine è necessario pensare allo sviluppo della fruizione di quell’unicum che è l’Autodromo, da considerare davvero come La Scala della Formula 1”.

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