Europa Ore 7

La ritirata di Johnson sulla Brexit

Le nuove regole su aiuti di stato e i chip. Berlino smentisce il corridoio umanitario di Merkel in Bielorussia e Lukashenka allontana i migranti dal confine. Putin accusa l'Occidente di superare una linea rossa in Ucraina

David Carretta

La prova del nove saranno le dichiarazioni dopo l'incontro a Bruxelles tra Sefcovic e Frost

La minaccia dell'Unione europea di far saltare l'accordo di libero scambio con il Regno Unito sembra aver funzionato. Il ministro britannico per la Brexit, David Frost, e il vicepresidente della Commissione, Maros Sefcovic, oggi si incontreranno di nuovo per discutere del Protocollo sull'Irlanda del nord e l'Irlanda. Dopo settimane di negoziati, il clima appare molto più rilassato di una settimana fa. Il governo di Boris Johnson sembra aver tolto dal tavolo - almeno per il momento - la minaccia di attivare l'articolo 16 del Protocollo per sospenderlo unilateralmente in Irlanda del nord. La scorsa settimana la Commissione aveva detto chiaramente che l'articolo 16 avrebbe potuto portare alla fine dell'accordo commerciale e di cooperazione tra l'Ue e il Regno Unito che regola le relazioni post Brexit. La conseguenza sarebbe il ritorno dei dazi e delle quote, cioè la "no-deal Brexit" che tutti temevano nel 2019 e 2020.

 

Secondo il Financial Times, Boris Johnson vuole avere un Natale tranquillo. Tra Covid-19, inflazione galoppante e problemi originati dalla Brexit - scaffali dei supermercati vuoti e code alle pompe di benzina - il primo ministro britannico vuole evitare una guerra commerciale con l'Ue. Johnson avrebbe dunque ordinato a Frost di cercare una tregua. Forse un accordo non può essere raggiunto per Natale, come spera il ministro irlandese degli Esteri irlandese, Simon Coveney. Ma i negoziatori potrebbero avere più tempo per trovare un'intesa che eviti di usare l'articolo 16. Johnson deve sempre tenere conto dei suoi Brexiters. Ieri Frost ha pubblicato un tweet per ribadire che è pronto a "usare l'articolo 16". Ma il ministro per la Brexit ha anche spiegato che preferirebbe arrivare a "un accordo negoziato" perché questo è "il modo migliore verso la stabilità e la prosperità in Irlanda del nord". In ogni caso a Bruxelles c'è aria di sollievo.

 

La prova del nove saranno le dichiarazioni dopo l'incontro di oggi a Bruxelles tra Sefcovic e Frost. I due potrebbero annunciare un'intesa per facilitare l'esportazione di medicinali dalla Gran Bretagna in Irlanda del nord grazie a un regime speciale proposto dall'Ue. Mercoledì la Commissione ha discusso con gli ambasciatori dei 27 stati membri sull'andamento delle trattative. Secondo un diplomatico, l'Ue "sta imparando che usare gli stessi metodi di Johnson può funzionare". La Commissione ha detto che la minaccia di porre fine all'accordo di libero scambio sembra aver convinto il governo britannico a un'attitudine più conciliante. La conferma è arrivata ieri proprio da Frost prima del suo Tweet apparentemente minaccioso sull'articolo 16. Una delle linee rosse di Johnson è il ruolo della Corte di giustizia dell'Ue in Irlanda del Nord. "Finché la legislazione dell'Ue si applica in Irlanda del nord, non c'è dubbio che la Corte continuerà a esercitare quel diritto" ha detto Frost davanti alla Camera dei Lord.

 


Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di venerdì 19 novembre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.


 

Vestager 1-Breton 0 sugli aiuti di stato ai chip - Gli aiuti di stato per espandere la produzione di semiconduttori in Europa saranno valutati “rigorosamente", ha avvertito la vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, presentando la revisione della politica della concorrenza dell'Ue. La campagna di Francia e Germania, sostenuta dal commissario Thierry Breton, per sussidiarie il settore dei chip subisce un duro colpo. “L'autosufficienza è un'illusione”, ha detto Vestager, in una critica implicita a Breton. Gli aiuti di stato saranno consentiti solamente per coprire la carenza di finanziamento per l'apertura di nuovi impianti e subordinati a una serie di garanzie per assicurare che siano necessari, appropriati e proporzionati”. Ma la partita non è ancora chiusa. Un diplomatico ci ha fatto notare che la discussione sui chip è in parte “rinviata” alle linee guida sui progetti importanti di interesse comune europeo (IPCEI) e al “Chips Act” promesso da Ursula von der Leyen.

 

Le nuove regole su aiuti di stato e concorrenza per clima e digitale - Margrethe Vestager ieri è riuscita a bloccare il tentativo di Francia e Germania di aprire tutti i rubinetti sugli aiuti di stato. Parigi e Berlino promuovono i campioni europei contro quelli cinesi o americani, ma dietro si nasconde la loro nostalgia per i campioni nazionali mantenuti in vita solo con aiuti pubblici. La doppia transizione climatica e digitale era un'occasione di far venire giù la diga dell'antitrust. Vestager ha limitato i danni. La prova? Basta leggere la reazione di Markus Ferber, il capo-delegazione della Csu al Parlamento europeo: "La politica della concorrenza dell'Ue è ancora bloccata nel 20o secolo". Il quadro temporaneo per il Covid-19 è stato prolungato fino a giugno 2022, ma con una soppressione progressiva delle misure di sostegno (oltre 3 mila miliardi di euro). Sul clima saranno consentiti gli aiuti destinati alle industrie per decarbonizzazione, mobilità pulita ed efficienza energetica. Sul digitale gli stati potranno finanziare le reti a banda larga, mentre la Commissione avrà più poteri contro le acquisizioni killer. In un editoriale il Foglio spiega che la scelta di Vestager è quella giusta: i campioni europei vincono solo se sono in grado di competere a livello globale da soli.

 

Berlino smentisce il corridoio umanitario di Merkel in Bielorussia - Il governo tedesco ha smentito ieri un accordo tra Alexander Lukashenka e Angela Merkel per creare un corridoio umanitario per portare in Germania i 2 mila migranti alla frontiera con la Polonia, in cambio del rimpatrio degli altri 5 mila presenti in Bielorussia. “La Germania non accetterà 2 mila migranti dalla Bielorussia. Qualsiasi informazione contraria è una falsa notizia”, ha scritto su Twitter il ministero tedesco dell'Interno. Era stata la portavoce del regime a dire che c'era stato un compromesso nella conversazione telefonica di mercoledì tra la cancelliera tedesca e il leader bielorusso. “Noi ci impegniamo ad assistere i 5 mila che rimangono per farli tornare nei loro paesi e Angela Merkel, secondo gli accordi, negozierà con l'Ue, inclusa l'organizzazione di un corridoio umanitario in Germania”, ha detto ieri la portavoce della presidenza bielorussa, Natalya Eismont. Il governo nazionalista del PiS a Varsavia ha reagito duramente ai colloqui tra Merkel e Luaskenka. “Non accetteremo nessuna soluzione che sarà presa senza di noi e che passi sopra le nostre teste”, ha detto il presidente polacco, Andrzej Duda, dopo un colloquio con il suo omologo tedesco, Frank-Walter Steinmeier.

 

Lukashenka allontana i migranti dal confine - Buona parte dei migranti ammassati alla frontiera con la Polonia ieri sono stati trasferiti dalle forze di sicurezza bielorusse in un centro logistico a qualche centinaio di metri dal confine, dove negli scorsi giorni c'erano stati scontro con la polizia e l'esercito polacchi. Un segnale di distensione da parte di Lukashenka? Sempre ieri un aereo con 374 migranti iracheni ha fatto la rotta inversa a quella utilizzata per trasportarli a Minsk, atterrando ieri in Iraq. Un totale di 430 iracheni si sono registrati per il rimpatrio, secondo il console dell'Iraq in Russia, Majid al-Kilani. Secondo la presidenza bielorussa, ci sono attualmente 7 mila migranti nel paese, di cui 2 mila alla frontiera con la Polonia.

 

Un bambino muore nella foresta bielorussa - Un bambino di un anno è morto nella foresta tra la Bielorussia e la Polonia, dove si trovava da un mese e mezzo con i genitori siriani che speravano di poter entrare nell'Ue. Lo ha annunciato via Twitter il Centro polacco per l'aiuto internazionale, che nella notte ha portato assistenza a diversi migranti intrappolati nella foresta. “E' straziante vedere un bambino morire di freddo alle porte dell'Europa”, ha reagito su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli: “Lo sfruttamento dei migranti e dei richiedenti asilo deve cessare, la disumanità deve cessare”. Sul Foglio Micol Flammini ha intervistato Gerald Knaus (l'uomo che si è inventato l'accordo Ue-Turchia del 2016): ne viene fuori che sull'immigrazione ha vinto Orban.

 

Putin accusa l'Occidente di superare una linea rossa in Ucraina - Sull'Ucraina "i nostri avvertimenti sono stati notati e hanno avuto un effetto", ha detto ieri il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso al ministero degli Esteri. "E' emersa una certa tensione " e "dobbiamo fare in modo che questa condizione rimanga il più a lungo possibile, così che nessuno si dia da fare per provocare un conflitto di cui non abbiamo bisogno alle  nostre frontiere occidentali", ha detto Putin. Il presidente russo ha accusato gli Stati Uniti, la Nato e gli europei di non prendere sul serio "le linee rosse" della Russia, in particolare fornendo armi all'Ucraina e conducendo esercitazioni vicino alla frontiera russa. Le parole di Putin fanno pensare che la tensione militare al confine ucraino, con il concentramento di soldati russi, continuerà ancora per qualche tempo.

 

In Germania il Bundestag vota il Green pass - In Germania i partiti che vogliono formare la coalizione semaforo hanno scelto di seguire il modello italiano per l'utilizzo del Green pass per far fronte all'impennata dei contagi. Il Bundestag ieri ha approvato l'utilizzo del Green pass non solo per accedere negli spazi pubblici come ristoranti e bar, ma anche per entrare nel posto di lavoro. Il progetto di legge, presentato da Socialdemocratici, Verdi e Liberali, oggi deve essere confermato dal Bundesrat, dove sono rappresentati i Lander. Il via libera non è scontato. La Cdu-Csu, che controlla la maggioranza dei Lander, è contraria perché il progetto di legge mette fine il 25 novembre ai poteri straordinari del governo per gestire la pandemia. Sul Foglio Daniel Mosseri spiega che sui contagi in Germania pesa un serio problema no-vax.

 

Merkel introduce le restrizioni per i non-vaccinati - In attesa del voto del Bundesrat, Angela Merkel ieri ha annunciato la regola del G2 – di fatto l'esclusione dei non-vaccinati dal Green pass per accedere a ristoranti, bar e altri luoghi pubblici – nei Lander in cui ci sono più di tre pazienti Covid-19 ricoverati in ospedale ogni 100 mila abitanti. Solo le persone completamente vaccinate o che sono guarite potranno cenare nei ristoranti o andare ai concerti. Gran parte dei Lander supera la soglia indicata da Merkel dopo una riunione con i governatori. Solo Amburgo, la Bassa Sassonia, il Schleswig-Holstein e il Saarland hanno meno di tre ricoverati ogni 100 mila abitanti. Misure più strette sono previste nei Lander con soglie sopra i sei (test per tutti) e nove ricoverati (limiti ai contatti anche attraverso i lockdown) ogni 100 mila abitanti. “La situazione è drammatica”, ha detto la cancelliera: “E' assolutamente tempo di agire". Il governo federale e i Lander introdurranno anche l'obbligo vaccinale per alcune categorie, come il personale sanitario. Nel frattempo la Sassonia, che è il primo Land in termini di contagi, si sta preparando a un lockdown regionale totale fino al 15 dicembre, compresa la chiusura delle scuole.

 

In Austria tornano i lockdown veri e per tutti - In Austria due regioni sono pronte a decretare un lockdown per tutta la popolazione per frenare la crisi sanitaria provocata dall'impennata delle infezioni di Covid-19. Parlando davanti al parlamento regionale, il governatore dell'Alta Austria, Thomas Stelzer, ha detto che dalla prossima settimana ci sarà "un lockdown di diverse settimane" se il governo di Vienna non lo imporrà a livello nazionale. Anche la regione di Salisburgo ha detto di "non vedere alternative a un lockdown". L'Alta Austria era stata la prima regione ad annunciare il lockdown per i non-vaccinati, che poi è stato adottato anche dal governo nazionale di Alexander Schallenberg.

 

Il booster dell'Ema - L'Agenzia europea dei medicinali ieri ha dato la sua benedizione ad anticipare i richiami del vaccino contro il Covid-19 prima di sei mesi dalla seconda dose per contrastare la ripresa dei contagi nell'Ue. “Sarebbe comprensibile se gli stati membri usassero flessibilità nell'intervallo raccomandato per il richiamo”, ha detto Marco Cavaleri, il responsabile dei vaccini dell'Ema. L'agenzia sta accelerando su tutti i fronti, dalle terapie alle varie questioni relative ai vaccini. Le conclusioni sul cosiddetto “mix and match” - in Italia si usa l'espressione “vaccinazione eterologa” - dovrebbero arrivare “entro la fine del mese”, ha spiegato Cavaleri. Il via libera al vaccino Pfizer-BioNTech per i bambini tra i 5 e gli 11 anni dovrebbe arrivare “più tardi questo mese, probabilmente entro la fine della prossima settimana”.

 

Il Covid dimezza i passeggeri delle navi - Nel 2020 il numero totale di passeggeri che si è imbarcato ed è sbarcato nei porti dell'Ue è stato di 231 milioni, quasi la metà rispetto ai 419 milioni del 2019, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. L'ufficio statistico dell'Ue attribuisce il crollo dei passeggeri marittimi alle "strette misure di precauzione dovuta alla pandemia di Covid-19. Messina rimane il principale porto per passeggeri dell'Ue con 7,7 milioni di persone imbarcate e sbarcate, seguita da Reggio Calabria (7,5 milioni) e dai porti greci di Paloukia Salaminas e Perama (5,7 milioni). Tutti i porti hanno subìto un calo sostanziale dei loro passeggeri, ma il crollo peggiore è stato registrato a Calais in Francia con calo del 61 per cento rispetto al 2019. Il porto che ha resistito meglio è quello di Piombino, con un calo dell'8,3 per cento.

 

L'Ue beve più latte - Nel 2020 l'Ue ha prodotto 160,1 milioni di tonnellate di latte, l'1,1 per cento in più del 2019, secondo i dati pubblicati ieri da Eurostat. Circa 149,9 milioni di tonnellate sono state usate per la produzione, tra cui 2,3 milioni di tonnellate di burro, 7,7 milioni di tonnellate di yogurt, 10,3 milioni di tonnellate di formaggio e 24 milioni di tonnellate di latte da bere. Nel 2020 la produzione di latte da bere è cresciuta del 2,6 per cento rispetto al 2019, mentre quella di burro dell'1,7 per cento. Tra gli stati membri, il principale produttore è la Germania.

 


Accade oggi in Europa

– Consiglio Sviluppo

– Conferenza sul futuro dell'Europa: terzo panel dei cittadini online su cambiamento climatico, ambiente e sanità

– Commissione: la vicepresidente Vestager a Francoforte incontra la presidente della Bce, Christine Lagarde, e partecipa al Frankfurt European Banking Congress

– Commissione: il commissario Gentiloni partecipa all'Assemblea generale di Confindustria Firenze

– Commissione: il commissario Schmit riceve il segretario generale della Confederazione dei sindacati italiani, Luca Visentini, e il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri

– Servizio europeo di azione esterna: l'Alto rappresentante Borrell riceve il capo di USAID, Samantha Power

– Consiglio: riunione del Coreper

– Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde al Frankfurt European Banking Congress

– Agenzia spaziale europea: conferenza stampa dopo la riunione ministeriale intermedia

– Eurostat: dati sulla spesa delle famiglie nel 2020; dati sul trasporto ferroviario di merci e passeggeri nel 2020