L'esercito Israeliano inizia l'incursione nell'ospedale Nasser a Khan Yunis

Redazione

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, in un raro annuncio, ha detto di avere delle "informazioni credibili" del fatto che Hamas abbia tenuto ostaggi nella struttura e che alcuni corpi di prigionieri deceduti potrebbero essere ancora lì

Le forze speciali di Tsahal, l'esercito israeliano, hanno confermato l'inizio dell'operazione nel Nasser Medical Complex di Khan Yunis, il più grande ospedale ancora funzionante rimasto nella Striscia di Gaza. Già nella giornata di ieri Israele aveva ordinato l'evacuazione di migliaia di civili presenti nella struttura, attraverso degli altoparlanti aveva dato istruzioni ai rifugiati nel complesso su come trasferirsi in un’area designata all’interno della città. Le Idf, le Forze di difesa israeliane, hanno iniziato l'attacco di terra a Khan Younis a metà novembre, la città è considerata una roccaforte di Hamas dove si nasconderebbero ancora numerosi leader politici e militari del gruppo: l'ultimo video diffuso da Israele che immortala il capo supremo Yahya Sinwar tre giorni dopo il 7 ottobre lo localizza prorio in un tunnel sotto Khan Yunis.

   

    

Il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, ha detto di avere "informazioni credibili da una serie di fonti, compresi gli ostaggi rilasciati", che Hamas avrebbe precedentemente tenuto ostaggi in ospedale e che i corpi degli ostaggi deceduti potrebbero essere presenti nell'ospedale Nasser. “L'Idf sta conducendo un'operazione precisa e limitata all'interno dell'ospedale Nasser. Il nostro messaggio è chiaro: non cerchiamo di fare del male ai civili innocenti. Cerchiamo di trovare i nostri ostaggi e riportarli a casa. Cerchiamo di dare la caccia ai terroristi di Hamas ovunque si nascondano”.

  

  

Un ostaggio israeliano aveva detto un mese fa alla Cnn di essere stata detenuta proprio nell'ospedale di Khan Yunis insieme a oltre due dozzine di altri prigionieri. L'esercito israeliano dice di aver assicurato al personale dell'ospedale Nasser che potrà continuare a curare i pazienti di Gaza, mentre il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, afferma il contrario. In un tweet l'ong Medici Senza Frontiere ha chiesto a Israele di "fermare immediatamente questo attacco, poiché mette in pericolo il personale medico e i pazienti che sono ancora bloccati all’interno della struttura".

 

  

Non è la prima volta che l'esercito israeliano accusa i terroristi di Hamas di rintanarsi in una struttura ospedaliera: a novembre Tsahal aveva avviato un'operazione simile nell'ospedale di al Shifa, a Gaza City.  Sul Foglio abbiamo raccontato come funziona il Diritto internazionale nelle strutture mediche in tempi di guerra e come  già nel 2014 il gruppo utilizzasse il metodo di nascondersi nelle strutture mediche e di spostare i propri membri sulle ambulanze: “Era noto sia ai palestinesi sia agli israeliani”, aveva raccontato su X l’ex direttore della missione Usaid a Gaza. 

    

 

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