l'assalto anti israeliano in russia

Cosa è successo all'aeroporto nel Daghestan. Mosca: "Influenze esterne", cioè Kyiv

Redazione

Domenica centinaia di persone hanno preso d'assalto l'aeroporto di Makhachkala per attaccare un velivolo proveniente da Tel Aviv e i suoi passeggeri. 60 gli arresti. Il Cremlino si giustifica e incolpa l'Ucraina 

Domenica centinaia di persone hanno preso d'assalto l'aeroporto di Makhachkala, nella capitale della repubblica russa del Daghestan. La protesta era rivolta contro un volo in arrivo da Tel Aviv e le persone a bordo. Nei video che circolano in rete si vedono i manifestanti circondare gli aerei e assaltare il terminal dell'aeroporto. Alcuni sventolano bandiere palestinesi e gridano Allahu Akbar.  Secondo le forze dell'ordine locali sono stati identificati 150 partecipanti e sessanta di loro sono stati arrestati. Sono rimaste ferite più di 20 persone, tra cui nove poliziotti. Secondo il ministero della Sanità locale, dieci persone sono ricoverate in ospedale, due delle quali in condizioni critiche. 

  

Il Daghestan è una repubblica della Russia che si trova nell'estremo sud del paese e ha una popolazione a maggioranza musulmana. Le autorità religiose locali hanno suggerito che potrebbe essere necessario evacuare circa 800 famiglie ebree da tutto il Daghestan, molte delle quali nella città meridionale di Derbent. “La situazione è molto difficile in Daghestan. La gente della comunità ha paura, chiama e non so cosa consigliare. Perché la Russia non è la nostra salvezza. Anche in Russia ci sono stati dei pogrom. Non è chiaro dove scappare", ha detto al notiziario Podyom, Ovadya Isakov, rabbino e rappresentante della comunità ebraica locale, che già in passato in Russia ha subito attacchi antisemiti.

  

 

 

Mosca ha attribuito le colpe l'assalto all'aeroporto a "un'influenza esterna". In una telefonata con i giornalisti, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha detto: "È ben noto e ovvio che gli eventi di ieri intorno all'aeroporto di Makhachkala sono in gran parte il risultato di interferenze esterne, inclusa l'influenza dell'informazione". Interferenze dall'Ucraina, precisa la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova: "Il regime criminale di Kyiv ha svolto un ruolo diretto e chiave nella realizzazione dell'ultimo atto distruttivo". In un editoriale spieghiamo  quanto sia distorto il rapporto di Mosca con il terrorismo: da Grozny alla Siria, il Cremlino ha portato avanti guerre durate anni contro i terroristi, ma apre le porte ad Hamas. 

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