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Editoriali

Per il 4 luglio Zelensky festeggia e ringrazia l'America

Redazione

Il presidente ucraino celebra il giorno dell'Indipendenza: "Non smetteremo mai di combattere per la libertà, noi ucraini e voi americani insieme". La determinazione di Biden e la finestra sul futuro

Non smetteremo mai di combattere per la libertà, noi ucraini e voi americani insieme, ha scritto ieri, sul Wall Street Journal, Volodymyr Zelensky facendo gli auguri all’America che oggi celebra il suo 4 luglio, il giorno dell’indipendenza. Il presidente ucraino festeggia e ringrazia l’America per la “realtà maestosa” di libertà individuale e pluralismo politico che ha creato duecentoquarantasette anni fa, nel 1776, e dice: anche noi il 24 febbraio del 2022 abbiamo fatto la stessa scelta, sappiamo che l’America starà al nostro fianco fino a che ogni centimetro dell’Ucraina non sarà liberato “dalla tirannia crudele che cerca di estinguerci”.

I soliti anti ucraini leggeranno in questo “buon compleanno” la solita sottomissione di Kyiv al diktat americano, diranno che Zelensky pecca di ottimismo quando dice che i tiranni di tutto il mondo soccomberanno sotto la determinazione inarrestabile delle persone a essere libere, ma con questo augurio il presidente ucraino non ribadisce soltanto l’importanza esistenziale dell’alleanza con gli Stati Uniti ma anche l’istinto liberale dei Padri fondatori che ha cambiato per sempre la storia dell’America e quella del mondo. Si può pensare quel che si vuole dell’operato del presidente americano, Joe Biden, così come si può discutere di qui fino al novembre del 2024 sull’opportunità di candidare (e votare) un signore che il giorno del voto avrà 82 anni, ma è difficile non riconoscere che Biden ha ritessuto insieme la trama dei valori occidentali e li ha saldati con una chiarezza e un’assertività che non si vedevano da molto tempo. Forse l’occidente era stanco come hanno cantato i declinisti per molti anni, ma sulla scena internazionale oggi ha riscoperto forza ed energia e, guardando gli sforzi straordinari che sta facendo l’Ucraina per resistere e poi ricostruirsi, potrà forse anche intravedere come ci si proietta verso il futuro, pacificandosi fuori e dentro i confini nazionali. L’alleanza con l’Ucraina è anche una finestra sul domani: buon compleanno America.

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