La rappresentante dei Democratici Alexandria Ocasio-Cortez (AP Photo/John Minchillo)

Editoriali

Solito problema nella left mondiale

Redazione

Strepitio a sinistra su Israele e certa destra si riposiziona per convenienza

La Squad delle deputate americane è scatenata contro Joe Biden per la posizione americana nei confronti del conflitto a Gerusalemme. Questo gruppo di giovani e agguerrite democratiche versione più a sinistra ha detto: Israele “promuove il razzismo e la deumanizzazione”, i palestinesi sono come Black Lives Matter (Rashida Tlaib); Israele compie azioni “di terrorismo” (Ilhan Omar); le dichiarazioni del dipartimento di stato “disumanizzano i palestinesi e indicano che l’America si volterà dall’altra parte di fronte a violazioni dei diritti: è sbagliato” (Alexandria Ocasio-Cortez, la star della Squad).

 

L’Amministrazione Biden ha chiesto il cessate il fuoco, e ha detto che Israele ha il diritto di difendersi, e così facendo si è schierata “dalla parte dell’occupazione”. Il Partito democratico è storicamente a favore della soluzione dei due popoli due stati e anche filo Israele: le parole ufficiali del governo riflettono questo posizionamento. Ma la sinistra radicale non lo accettava prima e ancor meno lo fa adesso: in Francia, per dire, il partito della sinistra radicale, gli Insoumis di Jean-Luc Mélenchon ha partecipato a una manifestazione in cui si diceva senza troppi fronzoli e accortezze “Israele assassino”.

 

Molte di queste reazioni sono da sempre così. Quel che è cambiato è l’atteggiamento di molti partiti di destra e di estrema destra che provengono da una storia orgogliosamente antisemita e che ora gridano in difesa di Israele per ragioni che non hanno molto a che fare con il diritto all’esistenza dello stato ebraico, quanto piuttosto a un allineamento ideologico su xenofobia, sovranità, nazionalismi. Un esempio, per capirci: oggi la francese Marine Le Pen dice che i missili di Hamas sono “inaccettabili”. Nel 2017, quando l’America bombardò (poco e avvertendo prima) le forze del rais Assad in Siria, disse che quelle bombe erano altrettanto “inaccettabili”. E’ evidente che i valori liberali e i diritti qui c’entrano poco, ma i rischi del conflitto in corso continuano a essere enormi.

 

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