Il doppio disastro dell'esplosione a Beirut
La deflagrazione catastrofica nel porto della capitale del Libano complica l’accesso a un paese in emergenza umanitaria
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Roma. Un’esplosione potentissima, tanto che qualcuno l’ha scambiata per una bomba atomica, ha devastato l’area del porto di Beirut e altri quartieri della capitale libanese. Per ora non si conosce il numero dei morti, il conteggio provvisorio si ferma a 25 ma è certo che ce ne siano di più perché l’onda d’urto ha raso al suolo un pezzo intero della città. Non si conosce ancora la causa ufficiale dello scoppio, ma una fonte della Pubblica sicurezza dice che a esplodere è stato un magazzino che conteneva un quantitativo enorme di nitrato di ammonio recuperato da una nave in difficoltà qualche anno fa e stoccato in un hangar. Quella sostanza, che è in commercio come fertilizzante, è molto pericolosa perché può esplodere e per questo molti gruppi terroristici la usano negli attentati.
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- Daniele Raineri
Di Genova. Nella redazione del Foglio mi occupo soprattutto delle notizie dall'estero. Sono stato corrispondente dal Cairo e da New York. Ho lavorato in Iraq, Siria e altri paesi. Ho studiato arabo in Yemen. Sono stato giornalista embedded con i soldati americani, con l'esercito iracheno, con i paracadutisti italiani e con i ribelli siriani durante la rivoluzione. Segui la pagina Facebook (https://www.facebook.com/news.danieleraineri/)