(foto LaPresse)

Stai a vedere che il macronismo a Parigi ora resuscita. Il dialogo tra Villani e Buzyn

Mauro Zanon

Ora l'accordo per creare una coalizione verde alternativa a Anne Hidalgo è possibile

Parigi. Dal fallimento assicurato per colpa di uno scandalo hot al miracolo inatteso, che potrebbe materializzarsi prossimamente e cambiare la storia delle elezioni amministrative parigine più incerte dai tempi dello scontro tra Jean Tiberi e Bertrand Delanoë. Ieri, Agnès Buzyn, candidata ufficiale della République en marche (Lrem) dopo l’uscita di scena rovinosa di Benjamin Griveaux, e Cédric Villani, macronista dissidente con la lista “Vivons Paris”, si sono parlati al telefono, hanno ripristinato la connessione tra due mondi che sembravano non volersi più guardare in faccia, e ora, invece, potrebbero addirittura riconciliarsi politicamente. “È stata una telefonata cordiale. Abbiamo parlato di temi e programmi. Per me, era importante esporre ciò che ritengo essenziale in questa campagna parigina e quali sono le grandi sfide della capitale”, ha detto a France 2 Villani. Sollecitato su un avvicinamento possibile tra le loro due candidature prima del primo turno (il 15 marzo), il matematico ha risposto così: “Ogni cosa a suo tempo. Prima, bisogna parlare in profondità dei temi. Sono aperto, parlo con gli uni e con gli altri. C’è un dialogo in corso con i Verts (la cui lista è guidata dal 41enne David Belliard, ndr) sulle grandi sfide parigine”.

 

Villani non ha mai digerito di essere stato bocciato dalla commissione d’investitura di Lrem, la scorsa estate, ma soprattutto di avergli preferito uno come Griveaux, che non ha mai stimato e contro cui aveva moltiplicato le frecciatine negli ultimi giorni. La storia è ben diversa con l’ex ministra della Salute. Anche perché Buzyn, a differenza di Griveaux, che stava facendo “una campagna di destra” (dixit Villani), è uno dei pilastri dell’ala sinistra di Lrem, in cui il matematico si riconosceva prima di essere escluso dal partito. “C’è bisogno di benevolenza, ho molto rispetto per Agnès Buzyn, ho molta stima di lei”, ha dichiarato il leader di “Vivons Paris”. In un comunicato pubblicato dall’équipe di Villani, che ha confermato la telefonata con la candidata di Lrem, sono state esplicitate le condizioni per l’eventuale fusione: “Concessioni importanti sull’ecologia, la democrazia e la metropoli parigina: un piano di investimento da 5 miliardi per il clima, l’ampliamento di Parigi e il sorteggio di alcuni eletti tra la popolazione”.

 

Che Lrem e il matematico geniale, con la medaglia Fields in bacheca e i ragni sul bavero della giacca, abbiano ripreso a dialogare è già una notizia. Ma che ci siano anche le basi per unire le forze e formare un ticket anti Hidalgo, come evocato dall’entourage di Villani, è per la macronia una grande notizia, alla luce di come si era messa la campagna con Griveaux. Prima ancora della diffusione dei video intimi sulla rete, l’ex portavoce del governo era già un candidato debole, che navigava attorno al 16 per cento, era antipatico a molti e in pochi mesi era riuscito a dire abbastanza sciocchezze. Due sue tutte: la creazione di un “Central Park” parigino al posto della stazione ferroviaria Gare de l’Est e un aiuto di 100 mila euro per le classi medie, nonostante un debito comunale che supera i 6 miliardi. Entrambe le proposte sono state subito cestinate dalla Buzyn, che ora si presenta come una forza tranquilla, più concentrata sulle piccole sfide del quotidiano che sui grandi progetti all’americana avanzati dal suo predecessore. “Agnès Buzyn ha chiamato Cédric Villani per incitarlo a tornare insieme”, ha detto al Figaro un dirigente della campagna di Lrem a Parigi in forma anonima. “I villanisti vogliono salire nuovamente a bordo”, ha aggiunto. Per la concretizzazione dell’unione tra Lrem e “Vivons Paris”, impensabile fino a quando c’era Griveaux, c’è più ottimismo dopo il primo turno. Anche perché Villani ha nuovamente sottolineato che la sua “candidatura continua in libertà, in totale indipendenza, pur restando aperta alla discussione con gli altri candidati”. Ieri mattina, a Radio Classique, il portavoce della campagna dell’ex ministra della Salute, Sylvain Maillard, ha detto di essere ottimista sulla possibilità di una fusione con Villani al secondo turno, perché è “logicamente un alleato”, con la “nostra stessa sensibilità”. Nei giorni scorsi, il team Villani aveva inoltre ribadito “l’apertura a un accordo con i Verts per creare un’alternanza vincente a Anne Hidalgo su una base ecologista e progressista”. È la “coalition climat”, come l’ha definita il leader di “Vivons Paris”: una coalizione verde di cui forse farà parte anche Lrem.