Fabio Panetta (LaPresse)

CAMBIO DI VERTICE A PALAZZO KOCH

Sarà Fabio Panetta a guidare Banca d'Italia

Il Cdm avvierà l'iter per la nomina del membro del board della Bce a governatore di via Nazionale. Ritratti e interviste al successore di Ignazio Visco, dal nostro archivio

Il Consiglio dei ministri ha avviato l'iter per la nomina di Fabio Panetta a governatore di Banca d'Italia. È dunque il membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea il successore di Ignazio Visco, il cui incarico scade a ottobre. Il mandato di Panetta avrà inizio il primo novembre. È una vittoria della premier sul ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, che gli avrebbe preferito Daniele Franco

  

C’è una precisa procedura per la nomina del governatore della Banca d’Italia. È necessario un decreto del presidente della Repubblica, su proposta del presidente del Consiglio dei ministri, previa deliberazione del Cdm, sentito il parere del Consiglio superiore di via Nazionale. La carica del governatore, che fino al 2005 era senza limite di mandato, in base all’articolo 19 della legge 262/2005, dura sei anni ed è rinnovabile una sola volta. 

 

Fabio Panetta, già direttore generale della Banca d’Italia dove è entrato nel 1985 dopo la laurea e dove ha percorso tutto il cursus honorum con una particolare competenza sui dossier internazionali seguendo come sherpa Mario Draghi con il quale ha stabilito un rapporto molto stretto. Un tecnico preparato con un retroterra famigliare di “pane e politica”. Oggi è membro del board della Bce e si è messo in luce con un crescendo di credibilità che non è sfuggito agli osservatori attenti, sia a Roma sia a Francoforte. Linea morbida sui tassi d’interesse, scudo anti spread, un fondo comune europeo per gli investimenti, fermezza nel “sostenere l’Ucraina e impegnarsi perché la guerra finisca in fretta” (dichiarazioni non usuali per un esponente della Bce), un euro digitale per rafforzare la moneta unica e contrastare gli attacchi cibernetici.

   

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