Transumani

“L'utero in affitto è l'esito della civiltà totale”. Intervista a Onfray sul suo nuovo libro

Giulio Meotti

Con “Le fétiche et la marchandise” il filosofo-ateologo più famoso di Francia muove una critica feroce alla sinistra che ha accolto "la cultura wokista americana, un'ideologia chiavi in mano". E Papa Francesco? "Un ingranaggio della macchina"

“Ciò che prima faceva il veterinario, ora lo fa il medico con gli esseri umani: selezionare  razze, abortire i prodotti scadenti, selezionare ovuli e spermatozoi, creare banche del seme, raccogliere lo sperma dei maschi, inseminare le femmine, affittare gli uteri, portare avanti le gravidanze surrogate e vendere la prole, medicalizzare il prodotto per tutta la  vita, eutanasia degli improduttivi, dei vecchi, dei malati e dei disabili, invio della carcassa al macello e poi al crematorio, riciclare i morti, decomposti dai funghi per produrre compost utilizzato per il giardinaggio, ma che senza dubbio verrà presto utilizzato per l’agricoltura – sarebbe così eco-responsabile!”.  La tocca piano Michel Onfray nel suo nuovo libro, “Le fétiche et la marchandise”, in uscita questa settimana in Francia.


Il filosofo-ateologo più famoso di Francia si conferma un contrarian di sinistra. “Non sorprende che questo disumanesimo veterinario abbia i suoi sostenitori. La cosa più sconvolgente è che i nuovi barbari siano reclutati a sinistra, tra coloro che si definiscono progressisti e celebrano il progresso solo nella misura in cui funziona per diffondere il nichilismo”.  Feticci e merci, dunque. “Il feticcio è il corpo trasfigurato in qualcosa che può essere venduto, affittato o gettato via” dice Onfray al Foglio. “E’ il corpo venduto o affittato in blocco o al dettaglio: utero in affitto, bambini comprati e venduti per contratto, sperma e ovuli monetizzati, organi staccati e venduti. E’ il corpo oggettivato, reificato, in altre parole trasformato in  oggetto da mercificare. Questo è il nuovo orizzonte del capitalismo, che avanza con la Procreazione medicalmente assistita che mette a rischio la salute, la Maternità surrogata presentata come etica mentre in realtà è commerciale e l’aborto fino al nono mese di gravidanza per ‘motivi psico-sociali’. La cosa peggiore non è che il liberismo, che compra, affitta e vende tutto, abbia qualcosa da guadagnarci – è il suo progetto, dopotutto – ma che una presunta sinistra progressista ne faccia il suo nuovo orizzonte politico e definisca  di estrema destra chiunque si opponga al suo neofascismo rosso e verde!”. 


Come è arrivato l’occidente a commercializzare la vita umana ? “E’ la fine della sinistra socialdemocratica, che non sa come governare quando è al potere, né come inventare nuovi modi di governare, quando il software ideologico del XIX secolo si rivela obsoleto, associato alla fine della sinistra marxista (invalidata dal fallimento mondiale del marxismo-leninismo, che è inseparabile dal totalitarismo), che ha gettato la gauche nelle braccia dell’ideologia wokista americana, che fornisce un’ideologia chiavi in mano al cosiddetto capitalismo progressista. Il proletario e l’operaio sono stati consegnati alla pattumiera della storia da questa falsa sinistra, che ha dato la sua benedizione a minoranze il cui unico scopo è quello di trionfare sulle loro comunità e tribù”. 

 
Non vediamo alcuna resistenza culturale o spirituale a questa ideologia, nemmeno da parte della chiesa, dopo la morte di Ratzinger. “Sì, e forse questo spiega perché è stato sostituito da un gesuita, Francesco, che è chiaramente un ingranaggio della macchina wokista.  All’islam non importa nulla di queste questioni, ma sbaglia: questa ideologia è il suo vero nemico”. Anche la cultura laica  è completamente arresa. “In Francia ci sono alcuni pensatori resistenti qua e là – Sylvain Tesson, Michel Houellebecq, Jean-Claude Michéa, Christophe Guilly, Jean-François Bronstein, Bérénice Levet - e questo gruppo di resistenza, che a mio avviso mostra una vera coerenza, sta facendo il suo lavoro, e io vi contribuisco. Ma la macchina wokista è un bulldozer con gli strumenti del dominio sociale e ideologico”. 


Se avesse la fortuna di vivere altri 30-40 anni, che tipo di civiltà immaginerebbe? “Elon Musk aspira a conquistare lo spazio extraterrestre in modo che l’élite umana da lui scelta possa vivere fuori dal pianeta; Tesla sta lavorando sull’intelligenza artificiale e Neuralink sta iniziando a collegare i cervelli  alla rete, indicando la strada di ciò che sicuramente verrà. Il post-umano è inevitabile”.  Le altre civiltà si opporranno? “No”, conclude Onfray la sua chiacchierata col Foglio. “Ci stiamo dirigendo verso una Civiltà totale che metterà fine a tutte le altre civiltà… I barbari di oggi diventano sempre i civilizzati di domani. Ciò che la fantascienza ha descritto in ‘1984’ di Orwell, ‘Brave New World’ di Huxley e ‘Fahrenheit 451’ di Bradbury è il nostro futuro, ma è già molto presente: l’onnipotenza dello schermo sulla carta, i Gafam, il ‘totalitarismo cortese’ (espressione di Huxley), l’odio per i libri, la lettura, la cultura e le biblioteche, e la celebrazione dei fumetti e dei manga al posto dei classici… Siamo già lì: il cancro è già in metastasi.  La nostra è un’epoca di metastasi”.

Di più su questi argomenti:
  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.