Virginia Raggi (foto LaPresse)

E se fosse meglio Raggi?

Maurizio Crippa

Quando il sindaco strilla che Roma “è praticamente fuori controllo”

Ma sai che se invece la Raggi? Boh. E’ solo un dubbio, però. Le mollichine per spiegare il bilancio a Salvini, a Salvini che gli sventola i topacci per spiegargli che deve sloggiare da Roma, non sono sembrati grandi segnali di comunicazione politica. E anche questa mania di postare su Facebook i video dei romani imbruttiti – l’ultimo sono due ceffi che sversano olio esausto a fiotti dentro un tombino – ha quell’aria da whistleblower de noantri che scansati. E in più, ieri, il forum alla redazione del Fatto pubblicata dal Fatto. Il contenuto non so, ma la fotografia con il cabaret delle pastarelle, no e poi no. Era davvero più comunicativo Marino a scolarsi il Vintage Tunina. Però poi, escono queste intercettazioni “devastanti”, se c’è una intercettazione, è devastante (copyright Paolo Nori) degli scazzi col capo dell’Ama. Sulla richiesta di falsificare il bilancio, forse verrà provato il reato, ma al momento non è chiaro ma proprio niente. Però quando strilla (strilla?) che Roma “è praticamente fuori controllo”, “i sindacati fanno quel cazzo che vogliono” e la Tari non può essere aumentata perché “i romani oggi si affacciano e vedono la merda”. E che allora “quando ai romani gli dico sì la città è sporca però vi aumento la Tari, ma io scateno, cioè mettono la città a ferro e fuoco altro che gilet gialli”. Beh, non lo so, ma forse ha ragione lei.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"