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Rito ambrosiano

Roberto Maroni

Oggi Milano è in festa. Celebra il suo santo patrono, sant’Ambrogio. Considerato quello che succede a Roma, la necessità di dare alla politica un’impronta ambrosiana è oggi di straordinaria attualità

Oggi Milano è in festa. Celebra il suo santo patrono, sant’Ambrogio. E’ la giornata dedicata all’orgoglio di una città che è la vera capitale dell’Italia che lavora e produce. “Oh Milano, fa’ di me quello che vuoi”: il verso della canzone di Alberto Fortis è un inno d’amore per la città e la sintesi perfetta del rito ambrosiano. Ecco, considerato quello che succede a Roma, la necessità di dare alla politica un’impronta ambrosiana è oggi di straordinaria attualità. A Milano nelle imprese in cui capita di avventurarsi è forte la spinta a distinguersi, a mettere a frutto il meglio dalle esperienze che soltanto un certo ambiente, fertile di idee, ti permette di vivere. Milano è una città che accoglie, che permette a chiunque di sviluppare progetti e sogni senza che a ostacolarlo subentrino barriere o pregiudizi. Milano è soprattutto un modo di essere, di affrontare i problemi, di risolverli con coraggio e concretezza. Qui si riescono a vincere le sfide più complesse, come si è visto con Expo 2015. In politica il rito ambrosiano dovrebbe sempre prevale su quello romano. Il primo è concretezza, rapidità, efficienza, il secondo liturgia, lentezza, procedure. Molti leader negli anni hanno cercato di contaminare il rito romano con l’efficienza pragmatica ambrosiana, con alterne vicende. La speranza è che capiti presto l’occasione di rimettere alla guida del paese un leader politico che porti a Roma quella concretezza ambrosiana di cui Milano e l’Italia hanno davvero bisogno. Stay tuned.

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