La manifestazione della Lega a Roma di dicembre (LaPresse)

Barbari foglianti

Piazza piene urne piene

Roberto Maroni

La manifestazione della Lega a Milano. Salvini ha un progetto: chiudere la stagione del vecchio centrodestra e aprire la Terza Repubblica, con il suo partito egemone del nuovo fronte sovranista

Oggi la Lega scende in piazza a Milano. Sarà un pienone, con Matteo Salvini superstar. Nonostante le tegole giudiziarie (più o meno a orologeria), nonostante l’assurda polemica sui voli di Stato, nonostante l’ostilità crescente dei grillini (ma quando li molliamo?) il Capitano è sempre più in sella e sempre più in alto nei sondaggi. La sfida è lanciata: le elezioni europee del prossimo 26 maggio saranno un referendum sulla sua leadership. In Europa, certo, ma soprattutto in Italia. Piazze piene urne piene: in 12 mesi Salvini ha ribaltato la profezia pronunciata più di 70 anni fa dal leader socialista Pietro Nenni, durante la campagna elettorale del Fronte Popolare. Comunisti e socialisti allora erano convinti di vincere perché vedevano un mare di gente ai loro comizi, ma persero le elezioni e vinse invece la Democrazia cristiana. Quel mondo è estinto, e oggi è facile per Matteo Salvini, con avversari troppo modesti e sempre costretti all’affannosa ricerca di uscire dall’ombra mediatica. Ma la forza attrattiva di Matteo Salvini va oltre le debolezze altrui. Piaccia o non piaccia, il Capitano è diventato in pochi mesi un fenomeno sociale e sociologico, oltre che politico. E ha un progetto ambizioso in testa: chiudere la stagione del vecchio centrodestra iniziata nel 1994 da Silvio Berlusconi e aprire le porte alla Terza Repubblica, con la sua Lega che diventa il partito egemone (cioè unico) del nuovo fronte sovranista. Piazze piene urne piene, dal 27 maggio si cambia. Stay tuned.

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