(Foto LaPresse)

Buono e cattivo

Roberto Maroni

Salvini è promosso per la sua linea contro l'immigrazione, Di Maio è bocciato per la sua supponenza

Parte oggi una nuova rubrica dei Barbari Foglianti: “Buono e Cattivo”. Una volta al mese ci diletteremo a fare una valutazione delle cose buone decise dal governo gialloverde (o quello che sarà dopo le elezioni europee) e delle cose sbagliate, quelle da cancellare, quelle che un ministro definirebbe “stronzate”. Ma anche delle cose non fatte, quelle che servirebbero a sostenere le nostre imprese, a far trovare lavoro ai giovani, a dare un aiuto alle famiglie che ne hanno bisogno. Non ci mancherà il materiale, già copioso se guardiamo il primo anno di governo. Partiamo subito, allora, con il primo “buono e cattivo”.

 

Il BUONO lo do senza incertezze a Matteo Salvini e alle sue politiche sulla sicurezza e sulla lotta all’immigrazione clandestina. Facile per me: in alcune di queste misure vedo una continuità rispetto ai provvedimenti che avevo preso io quando ero ministro dell’Interno, come il contrasto agli scafisti trafficanti di esseri umani e le risorse a favore delle forze dell’ordine. Il CATTIVO, per par condicio, va all’altro socio di maggioranza del governo, il ministro Di Maio. Non a una misura in particolare, ma al suo atteggiamento complessivo: la supponenza con cui mette in cantiere misure sbagliate (come il reddito di cittadinanza) senza neppure ascoltare il mondo delle imprese e le rappresentanze sociali è il segno evidente di una attitudine un po’ puerile a considerare la realtà reale come virtuale e viceversa. Cominciamo bene…. Alla prossima, tra un mese. Stay tuned.

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