Una cosa buona e giusta Gli dicono alcuni che la cosa è fatta per tirarsi fuori dai pasticci o per imbrogliare le carte. Berlusconi e Alfano hanno proposto una cosa buona e giusta, invece, e lo sanno tutti, ma l’esito dell’operazione dipende dalla pazienza, dalla convinzione e dalla elasticità con cui il semipresidenzialismo e il doppio turno saranno sostenuti, argomentati e fatti valere in quanto proposta di patto politico effettivo al centrosinistra e alle aree centrali e in movimento della politica, tenendo da conto Monti. 25 MAG 2012
Il capocomico e i talkisti Grillo mi ha definito in pubblico “palla di merda”, deve essere molto attaccato ai suoi ricordi ginnasiali e non deve essergli piaciuto che io lo abbia chiamato “male assoluto”, “spregevole demagogo” o “vecchia carcassa di attore annoiato in cerca di avventure”, e dei miei complimenti (“oratore politico irresistibile”) evidentemente se ne infischia. Ma perché adesso dà di pappagallo a Lerner, Santoro, Annunziata, Floris, e insinua che una puzza di cimitero promani dagli studi dei loro talk-show? 25 MAG 2012
Come evitare una fine ingloriosa Bossi è finito e la Lega si batte per una incerta sopravvivenza ai minimi termini. Berlusconi è ferito, versa sangue elettorale e non sembra che sappia dove andare, almeno in quanto capo della coalizione che vinse le elezioni politiche del 2008 e ora non c’è più o del movimento detto Popolo della libertà (Pdl), un’evanescente costellazione di stelle spente una volta esaurita l’energia carismatica del capo e fondatore. Eppure una differenza c’è. Leggi Un Cav. indeciso a tutto per resuscitare il Pdl. E Casini non lo aiuterà 24 MAG 2012
Che cosa deve fare Berlusconi Bossi è finito e la Lega si batte per una incerta sopravvivenza ai minimi termini. Berlusconi è ferito, versa sangue elettorale e non sembra che sappia dove andare. 23 MAG 2012
Strage delle ragazzine, come cacciare i demoni di Brindisi La bomba del muretto e la tentata strage delle ragazzine ci ricorda in che paese viviamo. Un paese feroce, in cui la bonomia del carattere lascia il posto al peggio, a uno spirito di odio e di annientamento di cui è capace la criminalità organizzata, la cosca mafiosa nelle sue diverse incarnazioni, ma non solo. Anche la risorgenza in forme embrionali di un fenomeno terroristico legato alla situazione sociale e alla politica parla dello stesso ritratto di una nazione, impossibile da capire se non si guardi alla sua storia recente. 20 MAG 2012
Bossi, la solitudine di un italiano Bossi è psicologicamente distrutto, umanamente afflitto. Naturale che sia così. Gli è saltato tutto a partire dagli affetti. Prima la malattia. Poi la rovina politica culminata nella sconfitta del governo con Berlusconi nel novembre scorso. Infine lo smantellamento della sua famiglia e la dannazione del suo nome ormai legato a storie popolane al limite dell’incredibile in cui si parla in modo documentato e inoppugnabile di tesorieri e uomini dell’inner circle capaci di ogni malversazione; per di più, tutto testimonia di un familismo amorale, tra paghette dei figli, false lauree comprate e sprechi di denaro pubblico affidato per legge alla Lega e gestito come in una satrapia senza regole e certificazioni. 19 MAG 2012