Giuseppe Conte (foto LaPresse)

Il sagace Conte non può cadere

Andrea Marcenaro

Il rischio del voto se il presidente del Consiglio fosse messo da parte. A seguire, il taglio dei parlamentari. Così una bella fetta dei nuovi eletti dovrebbe tornarsene a casa anche prima di aver appoggiato il sedere sullo scranno

Dice Zingaretti che Conte è un punto di riferimento, che è colto e che è anche sagace. Opinione forse non brillante, di sicuro legittima. Aggiunge, sempre Zingaretti, che se uno tanto colto e così sagace cadesse, allora nulla resterebbe più da fare e al voto subito. Che come opinione stavolta è brillantissima. Solo che c’è un problema. Se si votasse perché il Sagace è caduto, e a ruota seguisse il famoso taglio dei parlamentari, una bella fetta dei nuovi eletti dovrebbe tornarsene a casa anche prima di aver appoggiato il sedere sullo scranno. Così, zacchete. Eletto? A casa. E se ne aggiunge un altro, di problema: come scegliere gli sfigati che dovrebbero andare in Parlamento come frecce per tornarsene come fulmini? Non si sa. Né si potrà sapere. Si tirerà a sorte? Andranno a casa i meridionali? I settentrionali? Gli alti più di un metro e novanta? Quelli deboli d’udito? Più maschi che femmine? L’opposto? Quelli che tifano per la Spal? Quei malati di testa che tifano per il Genoa? O i meno sagaci, vale a dire i grandissimi minchioni che l’hanno sparata più grossa? Perché in quest’ultimo caso, che sembrerebbe il più logico: siamo poi sicuri di trovare, per candidarli al nulla che si meritano, trecento Zingaretti circa?

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.