Se le aggressioni antisemite contano meno dei gattini

Andrea Marcenaro

Ottanta tombe deturpate dalla svastica in Francia. Ma nell’ultimo giorno da direttore di Mario Calabresi, Repubblica mette la notizia dopo Claudia Schiffer e lo chef che “molla e fa il papà”

Le aggressioni antisemite montano come una marea in tutta Europa. Devastato e profanato ieri il cimitero ebraico di Quatzenheim, in Alsazia, est della Francia. Ottanta tombe deturpate dalla svastica. Nemmeno tre settimane sono passate dal giorno della Memoria e degli editoriali grondanti severi moniti e allarmanti previsioni. Bene. Repubblica.it delle 17 e 34, nell’ultimo giorno da direttore di Mario Calabresi, aveva messo la notizia su Quatzenheim al diciannovesimo posto. Dopo Claudia Schiffer: “Lagerfeld era la mia polvere magica”; dopo il lascito del compianto stilista all’adorata gattina:”Ora Choupette è una ragazza ricca”; e anche dopo la decisione coraggiosa dello chef di grande nome: “Mollo e faccio il papà, l’unica scelta adesso è il mio bambino”. Molto dopo. Poi sarà stato un caso, o sarà stato che fino a quell’ora la politica italiana (tutta) non aveva ancora alzato un sopracciglio sull’antisemitismo del giorno, o sarà stata invece la famosa tenia che sta mangiandosi l’élite, resta il fatto che in questo modo è andata. E non si tratta di un appunto a Calabresi, intendiamoci bene. È che un nocchiero di tal fatta, purtroppo, il suo Verdelli prima o poi lo trova.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.