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Andrea's Version

Identik del nostalgico costretto a dichiarare continuamente di non esserlo

Andrea Marcenaro

Ad esempio, la Meloni dovrebbe giurare di esserlo così tanto da non trovare il tempo per fare altro: quando si sveglia, quando si pulisce i denti e a ogni altra occasione utile

Il nostalgico ha il diritto di rappresentare se stesso. Il nostalgico non ha il diritto di rappresentare me. Il nostalgico che vuole rappresentare la nazione, anche me, la nostalgia se la racconta a letto, meglio solo, grazie. Invece, in pubblico, cioè pure a me, io lo piglio a pietrate, prego. Pietre medie nel 1945, grazie; pietre grosse nel 1968, prego. A crescere. Nel 2024, pietrate da Polifemo. Che manco Davide con quel coglione. La signora Meloni ha giurato. Me ne sbatto se la signora Meloni non farà mai quel che ha fatto il signor Mussolini. Se non intende. Se è democratica nei fatti. Se è l’ultima raffica della democrazia. Me ne strasbatto. Giurarlo al Quirinale può essere meno impegnativo che giurarlo in un bar dove ci sono anch’io. La signora Meloni non dovrebbe nemmeno trovare il tempo di governare da tante son le volte che in sole 24 ore dovrebbe giurare lo schifo che le fanno fascismo e nazismo in antitesi alle bellezze dell’antifascismo, bruttezze dello stesso comprese. Ella deve giurarlo quando si sveglia, quando si pulisce i denti con l’unghia del mignolo e quando si accinge a fare quella cosa che chissà perché non sta bene dire e comunque non sta bene. Ne informi mariti, i pargoli, che giustamente l’adorano, e pure quel testone aquilato di La Russa, il Tanguero di Montenapo.

Se le signore e i signori Meloni nostalgeggiano pubblicamente, pietre grosse. L’abbiamo già detta. Se non nostalgeggiano, pietre grosse lo stesso. Prima di non nostalgeggiare mai più devono infatti scrivere per un milione di volte sulla lavagna: “Prima di non nostaleggiare mai più, intanto, non nostalgeremo di sguincio”. E si mangino l’avanzo dei gessetti. Mica al Quirinale, al bar con gli amici miei che intendono rappresentare. Che poi quelli dell’Anpi con Di Pietro, quelli del genocidio di Israele e gli antifascisti per Hamas siano teste di cazzo dieci volte almeno il camerata Farinacci, pure sacrosanto sarà, ma tutt’altro paio di maniche. Dio benedica Ernesto Galli della Loggia.

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  • Andrea Marcenaro
  • E' nato a Genova il 18 luglio 1947. E’ giornalista di Panorama, collabora con Il Foglio. Suo papà era di sinistra, sua mamma di sinistra, suo fratello è di sinistra, sua moglie è di sinistra, suo figlio è di sinistra, sua nuora è di sinistra, i suoi consuoceri sono di sinistra, i cognati tutti di sinistra, di sinistra anche la ex cognata. Qualcosa doveva pur fare. Punta sulla nipotina, per ora in casa gli ripetono di continuo che ha torto. Aggiungono, ogni tanto, che è pure prepotente. Il prepotente desiderava tanto un cane. Ha avuto due gatti.