Una fogliata di libri

Uomo e natura. Scienza, tecnica e società dall'antichità all'età moderna

Maurizio Schoepflin

La recensione del libro di Antonio Clericuzio, Carocci, 488 pp., 39 euro

La prima preoccupazione dell’autore di questo ampio e importante lavoro, docente di Storia della scienza e delle tecniche presso l’università degli studi di Roma Tre, è quella di invitare il lettore a non pensare che scienza e tecnica siano state sempre legate come lo sono oggi. In realtà, in svariate fasi della loro storia esse si sono sviluppate separatamente, soprattutto a causa del fatto che per molti secoli la scienza è stata considerata un sapere puramente teorico. Poi, in particolare dall’epoca rinascimentale in avanti, le cose cambiarono e la collaborazione fra scienza e tecnica fu ricercata e praticata sia da scienziati che da artisti e tecnici. Ingegneri e artigiani si giovarono delle conoscenze teoriche degli uomini di scienza e lentamente l’ interazione fra saperi teorici e attività pratiche diventò sempre più significativa.

Questo processo, caratterizzato dall’affermarsi della scienza, dalla crescita della tecnica e dal loro reciproco interagire, si rivelò lungo, complesso e tutt’altro che lineare, indubbiamente condizionato “da interessi e da esigenze di carattere pratico (politico, economico e militare)”. Clericuzio indaga con grande cura tale processo, riuscendo a chiarire quale sia stato il ruolo giocato rispettivamente da scienza e tecnica. Discutendo di quest’ultima, il nostro autore mette in guardia da teorie semplicistiche che in essa ravvisano la prima, se non l’unica, causa dello sfruttamento delle risorse naturali e della distruzione dell’ambiente: per altro, in merito a ciò non bisogna confondere la consapevolezza e la sensibilità odierne con quelle del passato.

Il primo capitolo del libro è dedicato al mondo antico, il secondo al medioevo, il terzo al rinascimento e il quarto agli inizi dell’età moderna. Il volume si conclude con un’interessante appendice di Luca Tonetti, eloquentemente intitolata “Stampa e trasmissione delle conoscenze tecnico-scientifiche in età moderna”. Clericuzio precisa che al centro delle sue ricerche si colloca l’Europa; tuttavia ciò non gli ha impedito di porre “un forte accento sul rapporto della scienza e delle tecniche europee con altre civiltà, non solo nel mondo antico, ma pure in periodi successivi, nel Medioevo, e poi agli inizi dell’epoca moderna, epoca in cui l’espansione dell’occidente in gran parte del mondo allora conosciuto favorì scambi di conoscenze e l’introduzione di nuove tecniche”. Ogni capitolo del libro è arricchito da un’utile bibliografia, proposta come una serie di “Letture consigliate”.

Antonio Clericuzio
Uomo e natura. Scienza, tecnica e società dall’antichità all’età moderna

Carocci, 488 pp., 39 euro

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