Recensire upas

I detenuti vanno protetti dallo stato. Un posto al sole l'ha capito, il governo no

Annarita Digiorgio

Lara è in fin di vita, picchiata in carcere. Una storia che fa pensare a ciò che è accaduto ad Alberto Scagni 

Lara è in fin di vita, picchiata in carcere. Marina e Roberto si sono rivolte alle detenute per farla fuori. Sfruttando la vendetta carceraria su una donna che ha avvelenato un bambino. Una storia purtroppo che accade anche nel paese reale. E’ notizia di ieri che Alberto Scagni, condannato a 26 anni per aver ammazzato sua sorella, è stato nuovamente picchiato in carcere a Sanremo a poco più di un mese dall’episodio che si è verificato in quello di Marassi.

Scagni è arrivato in codice rosso con diversi traumi ed è stato sottoposto a un intervento chirurgico per la frattura del naso e della mandibola. E’ ora in coma farmacologico per in prognosi riservata.

Due detenuti di nazionalità marocchina lo hanno tenuto in ostaggio in cella torturandolo per ore, quasi fino a ucciderlo. Gli artefici del sequestro di persona e delle lesioni gravi erano in stato alterato per alcool fatto in modo artigianale in cella macerando la frutta e ingerendo medicinali. 

La mamma di Scagni, e anche della sorella che Scagni ha ucciso, ha detto che “lo stato è responsabile di come viene trattato qualsiasi detenuto, compreso Alberto. Noi abbiamo sempre chiesto giustizia, qui ormai siamo alla vendetta. Ma non mi stupisce nulla, lo stato ci aveva abbandonato anche prima, quando avevamo chiesto aiuto ai carabinieri temendo esattamente quello che poi è successo. L’unica coraggiosa è stata Alice, che ormai non c’è più”. 

Filippo Turetta, indagato per l’omicidio di Giulia Cecchettin, arriverà dalla Germania al carcere di Venezia con un aereo militare. Per paura che in un aereo di linea potesse essere aggredito. 

“Ha visto come lo stanno curando bene? E mica è in una cella singola, i suoi compagni detenuti direi che li hanno scelti per bene”, ha detto la mamma di Scagni. 

Lo stato non riesce a garantire la sicurezza delle persone che tiene in custodia, ed è un grave problema per lo stato di diritto. A Upas se ne sono accorti, al governo no.

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