Baye Dame

Il trash impegnato del Grande Fratello

Manuel Peruzzo

Dopo la rissa verbale con Aida Nizar per il tiramisù, Baye Dame viene squalificato. Barbara D'Urso: “Dobbiamo tenere conto delle sensazioni di chi ci guarda”

Abbiamo chiesto la testa di Baye Dame e ci è stata offerta. L’antefatto è una rissa verbale tra Baye Dame e Aida Nizar scattata per un tiramisù che è passata sui social e giornali per tentato femminicidio. “Dobbiamo tenere conto delle sensazioni di chi ci guarda: perché sono loro che scrivono sui social, che scrivono sui giornali”. Barbara D’Urso fingeva di spiegarlo a Danilo, il concorrente romano che scuoteva la testa, e in realtà mentre gli tirava il cazziatone mandava l’ennesimo pizzino a noi sdraiati, con su scritto: vi leggo. Il sentiment, il feedback, la brand reputation. Chiamatelo come vi pare: ci sta dicendo che ci tiene moltissimo al suo pubblico (col cuore), e a condurre un programma che non mandi messaggi negativi (per non avere tutti contro, dal Moige al Telefono Rosa): perché trash sì ma impegnato. Se Barbara fosse sempre così attenta a ciò che il pubblico scrive non andrebbe più in onda. Ma non lo fa: perché è una professionista, e quando ci dice che il pubblico decide tutto intende sacrificare gli anelli deboli, quelli che s’è messa in casa, quelli che non hanno una carriera se non lo decide lei. Da il popolo è sovrano a il pubblico è sovrano, o se preferite il cliente ha sempre ragione. Un populismo televisivo quanto basta da punire i più forti o percepiti come tali in branco e che poi si rivelano essere gattini ciechi presi singolarmente (e fanno sembrare un nobel Simone Coccia, il compagno dell'onorevole Pezzopane, e parliamo di uno che s’è tatuato la faccia). Ma non troppo da chiudere una trasmissione: Mediaset non è l'Italia e va pur governata.

 

Il “web in rivolta”, come dice Barbara, di teste ne ha chieste parecchie. A dar retta ai tweet bisognava cacciarli tutti in quanto maschi alfa, bulli, violenti per i loro insulti di gruppo nei confronti di Aida. Il mantra ripetuto da Barbara, che cercava di educarli alle elementari regole civili di convivenza, è stato "Vi guardano i vostri genitori, vi guardano i bambini": autocensuratevi, cazzo. Fortuna è bastato un capro espiatorio. Baye Dame, il nero, la drag queen del Muccassassina, quello che a una certa ha capito che lo avrebbero cacciato e nel daytime s’è trasformato in Martin Luther King e ha tentato la scena madre in cui il suo Grande Fratello è quello di “tutti i gay africani, dei bambini cinesi, di quelli che vengono presi in giro” e “Io sto cercando di dare voce alle nuove generazioni”. Troppo tardi o forse troppo presto. E invece è uscito per un tiramisù, per aver rotto i coglioni a Aida che voleva mangiarselo da sola, e lui ha ripetuto allo sfinimento che era “un momento da condividere”, e s’è arrabbiato come una Bree Van de Kamp isterica che ti impone di rimanere a tavola con i gomiti a posto, ma in versione romana "te sfonno", le diceva. Ha urlato in faccia a Aida, minacciandola come in una lite in discoteca per un free drink, alitandole addosso, bloccandole l’accesso al frigorifero, dicendo che quella non era casa sua, che era un’intrusa. Opinione condivisa dal resto degli inquilini che non la sopportano dal primo momento. Il Grande Fratello, cioè noi che twittavamo, ha deciso: fuori. E così Baye Dame è entrato in studio da Barbara senza applausi, senza video montati su canzoni da palestra, senza fan ad abbracciarlo. Si è scusato ma cercava l'empatia che non ha avuto. Ha contestato timidamente Malgioglio ("Amo le donne, io lavoro per le donne") e la Izzo, la quale poco prima aveva citato il Talmud (“Le lacrime di una donna le conta Dio”), e che vuoi controbattere? Ma lui ha continuato a giustificarsi, a dire che sì, s’era comportato male ma insomma Aida è una stronza e lo ha provocato. Sembrava volesse dire "ma vi sembro così forte?". Subito il paragone pacato di Barbara è tra lui e gli uomini che lanciano l’acido in faccia alle donne, e tutti a spiegare al nero omosessuale che esistono le discriminazioni. Per accontentare il pubblico s’è ceduto alla gogna e all’ordalia del web, cioè si è spettacolarizzata la punizione nei confronti di chi ha sbagliato. E il bullo è tornato a essere se stesso, e a dire: «Il mio hashtag è "diverso è bello”». A D’Urso è toccato riportarlo alla realtà: «No il tuo hashtag è: #squalificatelo!». Da grande trash derivano grandi responsabilità.

 

  

La scaletta prevedeva anche altri momenti. C'è stata la reazione di Luigi Favoloso al post su Instagram in cui Nina Moric lo aveva mollato dopo quattro anni. Una storia d’amore sintetizzata da lui come fosse una stagione lunga di Pechino Express «abbiamo fatto viaggi in luoghi impensabili», e conclusa con un: «Dai, va bene così». Poi s’è fatto piangere Veronica con le dichiarazioni del padre, Bobby Solo, che dice che le manda gli avvocati e che lei non lo ha mai cercato in questi anni. Veronica c’è abituata: a Natale sotto l’albero riceveva le diffide del padre. Ma non si arrende  rinuncia all’eredità (che le costerebbe più dal notaio di quanto probabilmente è rimasto al padre dopo le cause legali) e vuole solo invitarlo a mangiare una pizza: offerta da lei. Siccome Barbara è una inguaribile idealista le ha dato una falsa speranza, e le ha letto una parte di dichiarazione di lui che fa “Auspico un riavvicinamento con mia figlia”, scritto evidentemente dall’ennesimo avvocato. Questioni marginali. Torniamo alla spagnola molesta.


Aida non sarebbe mai sopravvissuta in un palazzo con Rosa e Olindo. È una che parla in terza persona di sé e ripete così tante volte che “Aida ama la sua vita” che da un momento all’altro t’aspetti la crisi di nervi. E il tracollo c’è stato: i concorrenti l’hanno insultata, le hanno rubato l'agenda, l’hanno emarginata, e lei s’è messa a piangere ma poi ha continuato a essere sé stessa, cioè vera, cioè una inquilina di merda, teatrale, egoista, spaccona. Aida ama molto sé stessa ma pochissimo gli altri. Tra le regole self help mitomani che ripete di continuo c'è “circondati di persone che ti stimano e ti lodano”, e invece è prigioniera in una casa (o di un sogno: lavorare nella tv italiana) circondata da gente che la vorrebbe tenere con la testa sott’acqua. L’unico che la regge è Alberto, Tarzan, il biondo coi capelli lunghi che: “Io quando guardo lo specchio vedo solo l’anima”. Uno che in quanto a pazienza prende a modello Gesù Cristo: “Lui. Non voglio dirlo perché poi mi prendono per matto ma: porgo l’altra guancia”. E quando Aida gli chiede qual è la cosa migliore che può fare a una donna, lui risponde: “Stupirla”, e lei, in perfetto lost in translation si sorprende per davvero: “Ah scusa, non ti capivo: in spagnolo ‘escupía’ è sputarle addosso”. Possono andare avanti ore così. E non è che gli altri inquilini siano molto meglio, l'alternativa è accoppiarsi per creare una autentica storia d'amore in poche settimane e intenerire il pubblico: così non serve aver qualcosa da dire.

 

  

Aida Nizar non è una persona: è un test psicologico di sopportazione, tipo quello carcerario di Stanford. Ha trasformato gente psicologicamente e culturalmente debole in aguzzini che l’hanno tormentata conferendole lo status di vittima. Senza i social nessuno se ne sarebbe accorto. Probabilmente dieci anni fa avremmo parteggiato tutti per il gruppo contro di lei, che dal primo momento l'ha considerata una sgradevole minaccia. È una che ripete d’aver lavorato tanto e sacrificato tanto per essere lì al Grande Fratello. E pensa di esserci arrivata perché, anziché cedere alle tentazioni degli amici che la invitavano a Ibiza, se ne stava in casa a studiare l’italiano, mica perché Barbara e i suoi autori amano il trash e volevano un personaggio conturbante, carnevalesco e divertente. A Domenica Live c’era stata come ospite, aveva fatto il suo teatrino, aveva detto che Marco Ferri la voleva così tanto che passava le notti a fare sesso con la sua fidanzata di fronte a lei. “Perché non poteva avere Aida”. La guardi ridere, inginocchiarsi, piangere disperata e capisci. Capisci che Aida è solo l’esito di una che nella vita è finita a fare reality di professione (Grande Hermanos, Isola dei famosi, Grande Fratello vip), e che se i concorrenti non capiscono che quando Barbara dice “vi chiedo di scusarvi” intende “esigo vi scusiate” non possono avere nessuna carriera televisiva fuorché quella di Aida. Una carriera alla ricerca di quel posto vacante in un reality trans-nazionale, una sorta di limbo per chi non ce la fa a ottenere un programma proprio, o almeno una poltrona da opinionista. Aida è il volto disperato di chi, senza nessun talento ma con eccesso d'autostima, vuole rimanere in televisione più di quanto la tv possa ospitarla. Matteo un giorno le ha detto "Sei esibizionista", intendendolo come un insulto (stiamo parlando di uno che è famoso per essere stato con Madre Natura in Ciao Darwin, cioè Paola di Benedetto), e lei ha replicato applaudendo tutta felice: "È il miglior complimento per una che fa tv". L'altro migliore complimento è: Barbara, hai fatto il 27.2% di share, brava.