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A MasterChef entra in campo il Var, tra scandali e squalifiche improvvise

Mahatma

Il "panettogate" manda in tilt il gioco: cacciate due concorrenti per scorrettezze, poi riammesse al Pressure. Una delle due, però, soccombe per manifesta incapacità. Intanto i potenziali campioni non si vedono

E’ stata la puntata del panettogate, il mistero del panetto di pasta brisè scambiato da non si sa bene chi – e non lo si è capito praticamente fino all’ultimo – durante la prova a staffetta dell’Invention test. Qualcuno, andato nel frigorifero, non ha più trovato il suo panetto. Panico. I giudici, come neanche accade in una Corte della Sharia saudita, hanno deciso di far fuori perché colpevoli Marianna e Manuela, la quale per poco sveniva lì davanti. Fuori, “dovete entrambe lasciare la cucina di MasterChef”, hanno sentenziato i quattro inflessibili cerberi dopo aver mostrato il video che documentava lo scambio di sto panetto avvenuto – pareva – per responsabilità delle due. Siamo rimasti a bocca aperta, anche perché ricordiamo bene cosa accadde quando, anni e anni fa, una concorrente versò dell’olio dopo lo stop dato dai giudici… quella concorrente (l’avvocato Tiziana) vinse MasterChef. Che imbarazzo.

  

Poi però ci si è accorti che il casino è stato generale e i panetti scambiati sono stati più d’uno, con gente che pensava d’averlo infilato nel frigorifero e invece l’aveva messo nell’abbattitore. Morale della favola, ecco entrare il Var (sì avete capito bene, la moviola sotto forma di schermo televisivo) che ha ricostruito tutti i passaggi dell’azione incriminata. Ebbene, praticamente erano tutti colpevoli. Hanno perfino chiamato una signora notaio che non ha fiatato ma ha certificato che al Pressure dovessero andarci altri insieme alle due eliminate, che così tornavano in giuoco. Per un attimo, noi masochisti ma amanti del trash purissimo, abbiamo sperato che facessero tornare pure Italo, ma effettivamente era sperare troppo.  Così, hanno cucinato con gli ingredienti sorteggiati da Cannavacciuolo e quella che si è trovata con le cose più improponibili è stata Giovanna la maestra d'asilo, che ha pensato bene di mettere sul piatto accanto al cosciotto di lepre due orrende zampe di gallina non spellate (aveva però tagliato le unghie all’animale). Inevitabile l’eliminazione. Ma, beffa atroce, assieme a lei è uscita pure Manuela, che solo pochi minuti prima era stata riammessa. La sua composizione non è piaciuta. Adieu.

 

Il resto della puntata non è stato granché, poche emozioni, poche risse come quelle di un tempo, abbassamento generale del livello trash. Quel che però ci spaventa di più è che ormai manca poco alla fine (sono rimasti in dieci) ma non si vede davvero chi potrebbe vincere. Sono tutti molto indietro (alcuni lo sono parecchio), di guizzi se ne vedono pochi e di fantasia ancor meno. Potrebbe esserci un’esplosione improvvisa, chissà. Ma non se ne vedono i segnali.

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  • E' nato al nord (non serve dire dove né quando, anche perché sono informazioni buone per necrologi e che poco interessano il lettore più o meno interessato). Si considera maturo quanto a età, meno a dotazione intellettuale. Non se ne cruccia, sapendo che la capacità d'elaborazione mentale in codesto mondo non deve essere per forza alta (d'altronde Hegel e Kafka non sono più bestseller da qualche decennio). Segue lo sport in generale a eccezione delle bocce, del sumo e del golf, che considera una delle più grandi sciagure capitate all'umanità, quasi quanto lo sport trasmesso sulle reti Rai. (ne parla sovente su questo giornale) Appassionato di cucina televisiva, ama le pentole che si vedono a MasterChef (delle cui puntate cura periodicamente le recensioni sempre su questo giornale) e soprattutto la relativa dispensa. Ricorda con rimpianto la tv del cane di Paolo Limiti, Floradora.