Rousseau è peggio di Cambridge Analytica La piattaforma grillina è populismo industriale, non marketing politico Carlo Alberto Carnevale Maffé
Toglietemi tutto, ma non i miei dati Lasciamo tracce di noi ovunque, anche se ci consideriamo al di sopra di ogni manipolazione. Il documentario “The Great Hack” racconta cosa succede quando queste tracce diventano un interesse politico e sì: “A me non succede” è una bugia
Tranquilli: FaceApp non fa nulla di più pericoloso di quel che fa Facebook Inutile dare la colpa ai russi o alle grandi corporation americane: se i nostri dati non sono al sicuro è colpa del modello di business che muove tutta la rete
Contro l'indifferenza La reporter Carole Cadwalladr ci racconta come ha unito i puntini tra Facebook, la Brexit, Trump e i russi. Ma quando mostra il disegno completo, molti guardano altrove. Un viaggio nella nostra democrazia ferita.
Il prodotto sei tu La deriva narcisistica dei social e la domanda se sia giusto porre vincoli al desiderio dell’esibizionista Franco Debenedetti
Un conflitto pubblico e privato I diritti, la democrazia e l’impero dei social network Propaganda, gestione dei dati, fake news e bad news: l’universo della comunicazione digitale ha bisogno di regole. Le responsabilità individuali e il ruolo della politica. Un dibattito tra direttori di giornali
Facebook annuncia i nuovi servizi: più privacy e sfida al sito di incontri Tinder All'annuale conferenza F8, il CEO Mark Zuckerber presenta il nuovo sistema di controllo della privacy e annuncia un nuovo servizio di incontri sentimentali implementato direttamente sul social Marco Giorgio
Confindustria contro il reddito di cittadinanza e l'attentato dell'Isis a Tripoli. Le notizie del giorno in breve Tutto quello che è successo mercoledì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni Redazione
Facebook e Google crescono perché più di Cambridge vale la dipendenza Altro che #deletefacebook. I conti trimestrali delle società tecnologiche americane continuano a migliorare. Nonostante gli scandali
Il ricercatore russo del caso Cambridge attacca Zuckerberg per salvarsi Aleksandr Kogan è l’anello di congiunzione tra il social network e la società di analisi dati che lavorava per Donald Trump e ha avuto il ruolo del cattivo. Il personaggio perfetto a cui attribuire la colpa