Foto LaPresse

Il Milan americano va in Europa

Giovanni Battistuzzi

Grazie all’uscita di scena di Yonghong Li e all’ingresso di Elliott il Tas di Losanna ribalta il giudizio sui rossoneri. Domani l’assemblea dei soci per il nuovo cda

Il sogno americano è sempre meglio di quello cinese, o almeno è così per il Milan. Se i rossoneri giocheranno la prossima Europa League, come ha deciso il Tas di Losanna, parte del merito è dell'uscita di scena dell'ex presidente Yonghong Li e dell'ingresso nella società di Elliott. Il Collegio ha infatti accolto il ricorso dei rossoneri chiedendo un nuovo giudizio della Uefa affinché esprima una sanzione proporzionata allo stato societario attuale. Si legge nel comunicato ufficiale che i giudici hanno "ritenuto che alcuni elementi rilevanti non fossero stati adeguatamente considerati dall’Adjudicatory Chamber, o che gli stessi non potessero essere adeguatamente considerati al momento dell’emanazione della decisione appellata (il 19 giugno 2018), tra cui, in particolare, l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà dello stesso".

 

In attesa di un nuovo giudizio ora il Milan potrà pianificare la prossima stagione, che in Europa partirà direttamente dalla fase a gironi, accesso conquistato sul campo grazie al sesto posto ottenuto al termine della scorsa stagione. Domani alle 9 a Casa Milan si riunirà il cda per la nomina dei nuovi amministratori e di un nuovo presidente del Consiglio di amministrazione.

 

Intanto mentre Elliott sta cercando di completare il prossimo organigramma societario per Yonghong Li è stato iscritto nel registro degli indagati da parte della procura di Milano con l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali. Sono in corso acquisizioni di documenti da parte della Guardia di Finanza di Milano negli uffici di diversi intermediari che si sono occupati prima dell’acquisto della società da Berlusconi, poi della gestione e della cessione al fondo Elliott.

Di più su questi argomenti: