To be or not to Pibe Anche la lacrima. Così pure quelli che non volevano credere che Cristiano Ronaldo fosse il vero erede di Maradona, adesso si convinceranno. Perché il pianto è proprio una cosa da Diego, dài. Il mondo s’è convinto che il successore fosse Messi per assonanza e somiglianza, per geografia e per fisionomia: basso, mancino, argentino. Facile, troppo facile. Però il calcio? Non il modo di giocare, ma quello che sta dentro e attorno al campo di pallone. Ronaldo non c’entra fisicamente con Diego, ma ne è il figlio illegittimo. Messi non avrebbe mai pianto su quel palco di Zurigo. Cristiano l’ha fatto consegnando il suo 2013 come anno di inseguimento dell’eredità di Diego. Beppe Di Corrado 19 GEN 2014
I numeri inesorabili della Juve e la giornata no del portiere del Cagliari E' inutile scomodare Billy Beane, la sabermetrics e il baseball. Le nostre statistiche all'italiana sono più dati di fatto che studi scientifici, non hanno alcuna pretesa teorica ma possiedono tanta resa pratica. Come la tradizione che vuole la conferma (quasi) certa a fine campionato di chi doppia per primo il girone di andata. La Juventus lo ha fatto nel 2012 e nel 2013, e ha vinto. Si è ripetuta nel 2014 e ben difficilmente vedremo un altro nome in testa alla classifica il 18 maggio. Perché i numeri sono inesorabili. Bravura di Conte e stellone nuovamente sollecitato, perché il destino ha voluto che sulla strada bianconera si presentasse – alla presunta guardia della porta rossoblù – il carneade Antonio Adan. Sandro Bocchio 13 GEN 2014
Eredi Agnelli International L’acquisizione della Chrysler è stata gestita in modo magistrale da Sergio Marchionne, ma serve anche a riposizionare gli eredi Agnelli. Nel momento in cui il capitalismo italiano sembra in ritirata, a cominciare dal capitalismo delle grandi famiglie, John Elkann diventa un giocatore sul tappeto verde della globalizzazione. Il colpaccio comincia nel 2009 quando viene preso il 20 per cento senza sborsare un centesimo, grazie all’Amministrazione Obama e ai sindacati con i quali il manager italo-canadese ha negoziato a muso duro. Stefano Cingolani 02 GEN 2014
Un patrimonio in (s)vendita Quel riassetto di potere dietro al paravento delle privatizzazioni Il “nuovo inizio” di Enrico Letta è affidato in buona parte al rilancio delle privatizzazioni. Non solo e non tanto per il loro valore monetario. I 10-12 miliardi che dovrebbero servire a ridurre il debito pubblico (questo l’impegno di fronte al Parlamento) non sono da trascurare, tuttavia non hanno nulla a che vedere con gli anni 90. Il fatto è che il grosso è stato già collocato sul mercato. Ci sarebbero il 30 per cento dell’Eni (valore potenziale 20 miliardi secondo uno studio della Bocconi) e il 31 dell’Enel (9,4 miliardi), ma sono due pilastri strategici. Stefano Cingolani 12 DIC 2013
Il buon messicano Ci possono essere solo pianti e corse a perdifiato dopo aver saltato la rete e spari mirati con precisione lungo quella linea. Solo crimini e tunnel nascosti ed esecuzioni con pistole placcate d’oro. La storia delle 2.000 miglia di confine che dividono il Messico dagli Stati Uniti può essere raccontata solo in un modo. Lungo quella linea c’è un muro dove uno scrittore può ambientare solo omicidi, un giornalista solo rastrellamenti, agguati. di Eugenio Cau Redazione 09 DIC 2013
Condom 2.0 Si erano presentati in 812. Alla fine la Gates Foundation ha scelto il progetto di un ricercatore di San Diego. Sarà lui a creare il preservativo perfetto. Un condom 2.0, più sicuro e piacevole di tutti gli altri. Così godurioso che nessuno potrà farne a meno. Ma cosa ci fa un miliardario dell’high tech nel business dei profilattici colorati, profumati e stimolanti? Gates dice di farlo per il bene dell’umanità, perché vuole sconfiggere l’Aids (anche se è noto che per battere l’epidemia in Africa serve anche una cultura familiare, compresa, sì, l’astinenza di cui parla da anni la chiesa cattolica). Redazione 22 NOV 2013
Una lezione a Reality e l’arrivo del film salvifico al Festival di Roma E’ arrivato il film salvifico del Festival di Roma. I primi del concorso – “Dallas Buyers Club” escluso – erano così appiattiti sullo “specifico filmico” che l’orologio, consultato troppo spesso, sembrava fermo. Poi è arrivata “her” (sic), che conferma Marco Müller gran direttore di festival. La cagnetta sembrava Uggie, il Jack Russell di “The Artist”, tanto si era rotolata per terra, aveva scodinzolato, guaito, tip-tappato sulle zampe per “her” al Festival di New York, pur zeppo dei migliori film di Berlino, Telluride, Sundance, Cannes (fratelli Coen, Abdellatif Kechiche, James Grey, Alexander Payne, eccetera). di Mariarosa Mancuso e Redazione 12 NOV 2013
Trattato di estetica televisiva* La vera RaiDue è morta coi socialisti, oggi la ritrovi soltanto su YouTube La vera RaiDue è tutta su YouTube e quando Piero Marrazzo annuncia dalla poltrona di “Virus”, dove è ospite, il rientro in tivù sulla rete diretta dall’annoiato Angelo Teodoli con la trasmissione “Razza Umana”, dice: “Da qui, da questo studio”. La scena si può vedere su YouTube e Nicola Porro – dal timone della trasmissione di punta, uomo di punta qual è – colto di sorpresa, perfino preoccupato, gli domanda: “E io dove mi metto?”. 08 NOV 2013
La storia degli abusi del Forteto e dei cattivi scolari di don Milani Molti elementi, alcuni incredibili, rendono unica la storia degli abusi consumati per decenni nella comunità e cooperativa agricola del Forteto di Vicchio, nel Mugello. Luogo che dal 1977 accoglie bambini e adulti in difficoltà e che si è rivelato una sorta di inferno dei vivi, come ora risulta anche dalla relazione – votata all’unanimità nello scorso gennaio – della commissione d’inchiesta istituita dalla Regione Toscana, oltre che dal nuovo processo tuttora in corso a carico del suo responsabile, il settantunenne Rodolfo Fiesoli, di Prato (in carcere dal 2011) e di ventidue suoi collaboratori. Nicoletta Tiliacos 03 NOV 2013