Socialisti della cattedra
“La gara andrà deserta”. Il pasticcio di Arcuri e Azzolina sui banchi
Parla il presidente della più grande azienda di arredo scolastico: “Chi ha fatto il bando è incompetente, non conosce il mercato. Numeri e tempi impossibili”
-
La scuola e i sindacati che fermano l'Italia. Intervista a Lucia Azzolina
-
In Italia per fare le cose normali bisogna essere speciali
-
Promesse e progetti. La politica dell'irrealtà
-
Stati d'emergenza e stati di allucinazione
-
Sulla scuola è ora delle giuste polemiche
-
Pronti al voto. Le prime elezioni al tempo del Covid
-
Arcuri si corregge sui banchi scolastici
-
Bando rinviato. Arcuri si corregge (di nuovo) sui banchi scolastici
-
Ah, il capitale umano
-
Le scuole riapriranno a settembre? Il pasticcio del bando per i banchi monoposto
-
L'unico modo per partecipare alla gara sui banchi scolastici è disattendere Arcuri
-
E' saltato il banco
Roma. “Questa gara andrà deserta, perché chi l’ha fatta è un incompetente totale. E noi lo abbiamo fatto notare prima che nel bando c’erano deficienze abissali”. Emidio Salvatorelli, presidente di Vastarredo, la più grande azienda italiana di arredo scolastico, non è proprio in linea con il messaggio di Domenico Arcuri secondo cui “non è questo il momento di fare polemiche o alimentare divisioni”. Le polemiche sono sul bando europeo indetto dal Commissario straordinario per l’emergenza Covid, su richiesta del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, l’acquisto di 3 milioni di banchi (1,5 mln monoposto tradizionali e 1,5 mln “innovativi” a rotelle). Se questa attrezzatura è necessaria “per garantire la riapertura dell’anno scolastico in sicurezza”, molto probabilmente l’anno scolastico non partirà, o quantomeno non partirà in sicurezza. Perché nessuna azienda è in grado di partecipare alla gara. Un problema riguarda i tempi: la presentazione delle offerte scade tra meno di una settimana, il 30 luglio, l’esito sarà noto la settimana successiva, il 7 agosto, ed entro il 31 agosto le imprese vincitrici dovranno garantire la produzione, ma anche “l’imballaggio, il trasporto, la consegna e il montaggio”. L’altro problema riguarda i quantitativi: il lotto minimo è di 200 mila banchi e 70 mila sedie, un quantitativo superiore all’intera capacità produttiva nazionale.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE
- Luciano Capone
Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali