"Non si scherza sulla pelle dei bambini". La risposta di Lorenzin a Raggi sui vaccini

Redazione

Il ministro della Salute ha affidato a un video la sua replica al sindaco di Roma. "Non vorrei che amministrazioni comunali guidate da NoVax portassero avanti posizioni molto pericolose per la salute pubblica"

"Leggo che il sindaco Raggi e l’Assemblea Capitolina si sono trasformati in un nuovo organo tecnico scientifico delle istituzioni italiane: non solo si occupano di virus e batteri, ma forse presto si occuperanno anche di nuove terapie geniche o di terapie oncologiche. Non si può scherzare sulla pelle dei nostri bambini". Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, risponde così al sindaco di Roma, Virginia Raggi, e all'iniziativa presa nei giorni scorsi dall'assemblea capitolina, in un video pubblicato su Facebook. Mercoledì il Campidoglio ha approvato una mozione per permettere ai bambini non vaccinati prima della scadenza segnalata dal ministero (prevista per il 10 marzo) di poter continuare a frequentare le lezioni a scuola, per "rispettare la continuità didattica ed educativa".

   

"Il decreto vaccini è stato studiato anche per tutelare quei bambini troppo piccoli per essere vaccinati – continua il ministro – e quelli affetti da malattie per le quali non possono accedere alle vaccinazioni. Ricordo che sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale si sono espressi chiaramente rispetto alla mozione del Veneto e non vorrei che Amministrazioni Comunali guidate da NoVax portassero avanti posizioni molto pericolose per la salute pubblica". 

     

Sempre mercoledì il commissario europeo alla Salute, Vytenis Andriukatis, aveva espresso preoccupazione riguardo all'uso in campagna elettorale di temi delicati come quello dei vaccini obbligatori: "Sono molto preoccupato" dal fatto che in Italia alcuni partiti "usino questioni di salute pubblica per la propria campagna elettorale". "La decisione dell'Italia di introdurre l'obbligo vaccinale – ha aggiunto – è in linea con l'Oms e la scienza", una scelta necessaria per "proteggere i bambini e la salute della gente".

 

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