Foto di LaPresse 

Roma Capoccia

Effetto regionali: Calenda rinvia la relazione anti-Gualtieri

Gianluca De Rosa

L’evento posticipato a settimana prossima per convincere anche il sindaco della capitale a sostenere l’assessore Alessio D’Amato, amato dal leader di Azione, ma non da tutta la compagine dei dem

Due giorni fa all’Auditorium Roberto Gualtieri ha presentato il suo “primo rapporto alla città”. Centotrentadue slide e 34 pagine di discorso per raccontare ai romani quanto fatto da lui e dai suoi assessori nel primo anno da sindaco. Ieri alle 11 Carlo Calenda e i suoi consiglieri in Assemblea capitolina (Flavia De Gregorio, Francesco Carpano, Dario Nanni) avrebbero dovuto presentare al Senato la loro contro relazione. Un lungo elenco di cose non fatte, di errori e mancanze. Appuntamento alle ore 11. Poco prima dell’inizio, però, ai cronisti è stato comunicato: “la conferenza stampa è rinviata alla prossima settimana per sopraggiunti impegni di partito”.

 

Dallo staff del leader di Azione parlano di un devastante mal di schiena. Peccato che poco più tardi Calenda si presenta in sella al suo scooter proprio a un passo da Montecitorio per scherzare con giornalisti ed esponenti del Pd (Daniele Leodori e Massimiliano Smeriglio) sulle prossime elezioni regionali. “Si è fatto una puntura di antidolorifico!”. E mentre lui accusa giocosamente gli amici dem di aver preferito “Joker” (e cioè il sorridente Gualtieri) a lui per guidare la Capitale, a qualcuno dentro il Pd viene un dubbio: perché questo rinvio? Che senso ha aspettare una settimana dall’anniversario della giunta Gualtieri per presentare le proprie critiche?

 

La risposta, dicono, sono proprio le elezioni regionali. Dopo le parole ultimative di Conte che escludono quasi del tutto un’alleanza tra Pd e M5s in Lazio (l’unica possibilità è che i dem rinuncino all’inceneritore di Roma) il candidato in pole per correre per il dopo Zingaretti è Alessio D’Amato, l’assessore da sempre sostenuto da Calenda e che però non piace a un pezzo di Pd. E qui si nutrono le malelingue dem. Il leader di Azione, è il ragionamento, vuole convincere anche il sindaco a uscire allo scoperto per sostenere l’assessore. Attaccare Gualtieri proprio in questo momento non sarebbe molto intelligente. 

Di più su questi argomenti: