Verifica di metà mandato sulle promesse di Raggi

Gianluca De Rosa e Massimo Solani

Ecco gli undici punti del programma elettorale della sindaca. Dopo due anni il risultato è catastrofico

Mobilità

Roma a 5 stelle è Roma in movimento. I mezzi pubblici devono avere la priorità, subito corsie preferenziali protette e semafori intelligenti; la bicicletta deve diventare un mezzo sicuro ed efficace attraverso la realizzazione di corsie ciclabili leggere e stalli di sosta. Nuovi investimenti soprattutto sul ferro leggero di superficie e per la manutenzione dell’esistente. Tutte le nuove opere dovranno essere sicure, accessibili ed intelligenti. I disservizi sono arrivati al capolinea.

 


 

Corsie preferenziali: il contratto di servizio di “Roma Servizi per la mobilità” prevede la realizzazione di cinque corsie preferenziali (viale Libia, viale Eritrea, via Nomentana/Val d’Aosta e via di Valle Melaina) per un importo complessivo di 241 mila euro. Conclusi i lavori per viale Libia e viale Eritrea, gli altri invece non son neanche partiti. Semafori intelligenti: una sperimentazione era partita il 17 aprile dello scorso anno su un breve tratto di viale Trastevere lungo il tragitto del tram numero 8. Ad oggi la sperimentazione risulta interrotta mentre per il triennio 2019-2012 nel Documento unico di programmazione è previsto uno stanziamento per la realizzazione di ulteriori interventi. Corsie ciclabili e stalli di sosta: a Roma, dati forniti dall’amministrazione, soltanto lo 0,6 per cento dei cittadini si sposta i bicicletta. A novembre ha lasciato la Capitale anche l’ultimo servizio di bike sharing mentre restano sostanzialmente inutilizzate le poche nuove rastrelliere montate davanti ad alcuni uffici comunali. Investimenti, ferro leggero e manutenzione: nel Documento unico di programmazione 2019-2021 sono previsti 15 milioni di euro per la manutenzione del trasporto su ferro di superficie. Ad oggi, a parte gli interventi sui binari di Porta Maggiore della scorsa estate, poco o nulla si è fatto e anche l’acquisto di 50 nuovi tram previsto nel Piano Urbano della mobilità sostenibile è a livello di “proposta” da fare al ministero dei Trasporti come anche la richiesta fondi per le nuove tranvie. Resta sospesa la realizzazione della tranvia da San Paolo a Marconi.

Rifiuti

Rifiuti, risorse e risparmio. Ridurre i rifiuti, riusare e riciclare significa far risparmiare soldi ai cittadini e creare posti di lavoro. Abbiamo in mente un futuro differenziato, con un servizio di raccolta intensificato e domiciliare, nuovi veicoli Ama, isole ecologiche in ogni quartiere e tariffe puntuali. Spazziamo via il malgoverno nella gestione dei rifiuti. Multe più salate per chi tratta Roma come una pattumiera. è la nostra città, è casa nostra.

 


 

La produzione di rifiuti indifferenziati invece di diminuire è aumentata attestandosi nel 2017 a circa 729 mila tonnellate, diecimila in più dell’anno precedente. La differenziata invece è cresciuta, ma di pochissimo: Ispra certifica che sia arrivata al 43,2 per cento nel 2017 mentre i dati Ama relativi a settembre 2018 parlavano del 45,5. Tra il 2 e il 3 per cento in più dall’insediamento della Raggi. Delle tre priorità lanciate nel programma elettorale dal Movimento rimangono solo le buone intenzione. “L’efficientamento di Ama” è rappresentato plasticamente dal bilancio bloccato e bocciato dal collegio dei revisori. “L’estensione a tutta la città del porta a porta” procede a rilento. A dicembre sarebbe dovuta essere completata al VI e al X Municipio, ma ancora non ci siamo. Per Legambiente, di questo passo, ci vorranno voluti 191 anni per avere il porta a porta in tutta la Capitale.

Trasparenza

Conti alla luce del sole. Controllare l’operato degli amministratori significa rendere la città più efficiente e azzerare gli sprechi. Una Roma a 5 Stelle ha una task force sugli appalti che limita gli affidamenti diretti e ferma la corruzione, proseguendo sulla scia di una vigilanza collaborativa con l’Anac.

 


 

Di task force sugli appalti poi non c’è alcuna traccia. Anzi, tra Piani Marshall, Strade Nuove e quant’altro, la propaganda grillina in particolare sulla manutenzione stradale ha contribuito non poco ad aumentare la confusione. La maxigara triennale da 12 lotti per un valore di 78 milioni di euro per la manutenzione delle strade ancora non è stata assegnata. Commissioni aggiudicatrici che non si riuniscono e dirigenti che si rifiutano di firmare per paura di rischi legali hanno causato anche lo stop alle gare su verde. Intanto, causa mancata programmazione, per le emergenze non si riescono ancora a evitare gli affidamenti in somma urgenza senza gara.

Ambiente

Il verde ci dona. Avere parchi e spiagge al livello d’eccellenza delle capitali europee è la vocazione di Roma a 5 stelle: 16.000 ettari di natura protetta, biodiversità, reperti, monumenti, ville e casali. Regole chiare sulle aree verdi e sulle modalità di gestione coinvolgendo la cittadinanza. Per il malaffare la vecchia politica è stata l’ultima spiaggia.

 


 

Il “regolamento per il Verde” non è mai stato approvato nonostante le linee guida siano state avallate dalla Giunta quasi due anni fa. Intanto gli alberi continuano a cadere. L’“eccellenza” delle capitali europee auspicata nel programma elettorale poi non potrebbe essere più lontana. Roma ha 320 mila alberi, 85 mila ettari di verde e solo 180 giardinieri. E infatti ville e parchi sono ridotti a giungle. Solo lo scorso 29 ottobre il vento ha abbattuto 101 alberi. Questo nonostante un monitoraggio “visivo” che avrebbe coinvolto – diceva l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari – 82 mila alberi. Infine altre due promesse ambientali mancate dopo due anni e mezzo di ‘cura’ 5 stelle: l’inizio della bonifica dell’ex discarica di Malagrotta e l’istituzione di una cabina di regia contro il dissesto idrogeologico.

Sicurezza

Siamo sicuri di volere una capitale al riparo dalla microcriminalità, con un Corpo di Polizia Locale riorganizzato e sicurezza stradale incentivata. Andiamo verso il superamento dei campi rom, come richiede l’Europa, e verso un censimento patrimoniale approfondito per ogni insediamento, affinché nessuno a Roma possa più vivere alle spalle dell’altro.

 


 

Sulla riorganizzazione dei vigili i risultati sono positivi. Finalmente è stato approvato il nuovo regolamento di Polizia Locale. L’intenzione della sindaca è quella di portare la percentuale dei vigili su strada al 70 per cento. Oggi, complice l’età avanzata degli agenti, il 45 per cento svolge esclusivamente mansioni amministrative. Una nota di merito spetta poi alla demolizione delle otto villette abusive dei Casamonica alla Romanina. Disastroso invece il piano Rom avviato dal Campidoglio nel maggio del 2017. Camping River è stato chiuso solo sulla carta. I percorsi d’inclusione previsti dal Campidoglio sono andati malissimo. Quasi nessuna famiglia è riuscita a usufruire del bonus di 800 euro offerto per trovare un appartamento in affitto, un centinaio di persone sono state temporaneamente prese in carico dalla sala operativa sociale di Roma Capitale e solo in pochissimi (40) hanno accettato il rimpatrio volontario assistito in Romania.

Politiche sociali

Hanno finito di mangiare sulle fasce più deboli: non prede per gli squali del malaffare, ma persone da tutelare con un nuovo Piano Regolatore Sociale, progetti per i nostri anziani, servizi H24. Parola d’ordine: serietà nella gestione dei migranti.

 


 

Il Piano regolatore sociale triennale: non si è ancora visto, nonostante siano stati fatti incontri con associazioni e Forum Terzo Settore, e nessun fondo dedicato è stato dedicato a bilancio. Anziani: non si segnalano iniziative concrete, mentre la proposta di aprire asili nido nei centri anziani fatta dalla sindaca un anno fa è sparita nel nulla. Servizi: la situazione è quasi al collasso sulla gestione dell’unico fondo aggiuntivo, quello per la non autosufficienza stanziato dai Governi Renzi-Gentiloni per i Comuni, ci sono state lunghissime polemiche per i requisiti per l’assegnazione dell’assegno mensile. In compenso i ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio l’intero sistema: dagli asili nido convenzionati che rischiano di chiudere lasciando in strada circa sette mila operatori alle agenzie per le tossicodipendenze che aspettano da tre anni il bando nonostante fondi già stanziati dalla Regione nel 2015.

Casa

Diritto ad abitare un alloggio proporzionato al nucleo famigliare, a un affitto che non superi il 20 per cento del reddito. Rendiamo pubblica la mappa e completiamo il censimento del patrimonio immobiliare del Comune, blocchiamo la sua vendita e riportiamo gli abitanti nella città. Azzeriamo gli affitti passivi, facciamo manutenzione per le case pubbliche inagibili e favoriamo l’auto-recupero degli immobili coinvolgendo la cittadinanza attiva. Migliaia di cantieri aperti alle piccole imprese per il recupero degli alloggi perduti.

 


 

L’obiettivo di “alloggio proporzionato” ad oggi non è stato raggiunto. Come si evince dalla graduatoria per gli alloggi popolari infatti nelle prime posizioni della lista di attesa che conta 12.500 famiglie, ben 3.900 delle prime 5.000 sono composte da una o due persone. Dei “migliaia di quartieri aperti per recuperare gli alloggi perduti”, la più evocativa delle promesse grilline, nessuna traccia.

Scuola

Asili e scuole per noi sono un investimento. Vogliamo offrire ai genitori e ai loro bambini asili pubblici e scuole messe in sicurezza, a cui ci si possa iscrivere in modo semplice, e in cui ci siano mense sostenibili, orti scolastici e nuovi percorsi educativi.

 


 

Per la manutenzione degli edifici scolastici nei prossimi tre anni sono stati stanziati in tutto 5 milioni di euro.

Arte, cultura, sport

Roma è uno spettacolo. Trasparenza e meritocrazia nei fondi per la cultura, spazi culturali e artistici anche nelle periferie, sostegno all’artigianato. Impianti sportivi messi in regola ed efficienti, aggiornamento delle tariffe, parchi e ville trasformate in palestre all’aperto.

 


 

Al centro del programma per lo sport nel programma del Movimento 5 stelle che voleva conquistare il Campidoglio c’erano principalmente due cose: “Impianti sportivi messi in regola ed efficienti, aggiornamento delle tariffe, parchi e ville trasformate in palestre all’aperto”. Il primo punto, almeno nelle intenzioni grilline, è stato realizzato. Per quanto riguarda la cultura, la principale operazione è stata la Mic card. Con cinque euro consente l’ingresso a tutti i musei civici della Capitale. Un buon risultato, come quello del capodanno ‘diffuso’ che dopo il concerto al circo Massimo prosegue il 1 gennaio anche di giorno sul Lungotevere. Quest’anno l’evento ha visto la partecipazione di 140 mila persone. Discutibilissime le nomine – senza bandi e curriculum – dei nuovi direttori del Macro e del Palaexpo.

Turismo

1 Capitale, 5 stelle, milioni di turisti soddisfatti. Con un maggior decoro, trasporti efficienti, più sicurezza e coordinamento nella promozione, riportiamo Roma ad essere anche città del mondo, valorizzando in primo luogo il nostro immenso patrimonio culturale.

 


 

Grazie al suo “immenso patrimonio culturale” Roma continua ad aumentare i suoi visitatori cresciuti anche quest’anno, secondo le ultime stime ufficiali, di una percentuale tra il 2 e il 3 per cento. Solo il Colosseo ha battuto tutti i record registrando nel 2018 7,6 milioni di presenze, 21 mila visitatori ogni giorno. Come segnalato però poche settimane fa dal presidente di Federalberghi Giuseppe Roscioli l’aumento c’è, ma è decisamente più basso rispetto a quello di altre Capitali e considerato che il turismo globale crescerà quest’anno al ritmo del 4,5 per cento.

Periferie

Una città senza periferie. La nuova urbanistica di Roma: blocco dell’ espansione urbana, salvaguardia di quel che resta della campagna romana e nuove regole per recuperare gli abitanti perduti. Un nuovo Piano che permetta a Roma di avere una rete diffusa di servizi ed agli abitanti dia la possibilità di sentirsi al “centro” in ogni parte del territorio urbano. L’emarginazione sociale non si combatte con le forze di polizia, ma con il recupero della dignità civile in una città che va capovolta: dal centro alle periferie.

 


 

La sindaca va spesso in periferia. Lo scorso anno ad esempio è stata a Tor Bella Monaca per l’inizio dei lavori per il rifacimento del manto stradale. E’ tornata lì con tutta l’Assemblea capitolina consiglio straordinario dedicato alla legalità e alla lotta alla mafia nel 26 esimo anniversario dalla strage di via D’Amelio. Tolta la presenza fisica però, l’attenzione della Giunta alle periferie è solo comunicativa.

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