Elly Schlein (ansa) 

Verso le europee

Schlein vola a Bruxelles da Schmit tra grane dem e la campagna per le europee

Pietro Guastamacchia

La segretaria Pd partecipa all'evento dei giovani socialisti europei. Ma ad attenderla ci sono anche le parlamentari dem e il commissario Gentiloni: a loro dovrà spiegare cosa succede con le liste per le elezioni e con il Patto di stabilità 

Con i sondaggi che danno un Partito democratico tallonato a breve distanza dal Movimento 5 Stelle, Elly Schlein vola a Bruxelles a riprendere le fila della campagna elettorale per le europee. Nel pomeriggio infatti la segretaria Pd è attesa assieme al candidato guida dei socialisti, Nicolas Schmit, all’evento delle federazioni giovanili del Partito socialista europeo nell’emiciclo dell’Eurocamera.

Dopo il congresso di Roma è la seconda volta che sui palchi della campagna elettorale della famiglia dei Socialisti Ue appare un ticket informale Schlein-Schmit, confermando che nella testa della leadership del Pes, la segretaria Pd è uno dei volti più europei e più spendibili soprattutto per la caccia ai consensi delle nuove generazioni. Ad attenderla a Bruxelles però non ci sono solo appuntamenti europei ma anche alcune grane, tutte italiane, nella sua delegazione di eurodeputati, anzi di eurodeputate. Le voci romane sulla schiera di donne candidate civiche a capolista nelle varie circoscrizioni infatti hanno irritato alcune delle donne Pd a Bruxelles. L’ipotesi di avere come capoliste nei seggi da nord a sud, nomi come Cecilia Strada, Annalisa Corrado e Lucia Annunziata, aggiunta alla possibilità di vedere la segretaria stessa candidata al terzo posto, dopo il candidato uomo scelto in ticket con la capolista, è stata recepita come una semi-spallata da nomi di punta delle delegazione Pd come Pina Picierno, Alessandra Moretti o Irene Tinagli costrette così al terzo posto o meno. 


Alle grane sulle liste si aggiunge la notizia di una commissione ministeriale nominata da Piantedosi per accertare le presunte infiltrazioni mafiose nel Consiglio comunale di Bari. Scelta che il sindaco Decaro, nome di punta del Pd alle europee per la circoscrizione del sud, ha definito "un atto di guerra nei confronti della città di Bari”. Una mossa tutta elettorale secondo le sinistre, a difesa del sindaco si è infatti pronunciata subito Schlein che si è detta “basita e preoccupata”. Finiti gli impegni all'Eurocamera, in serata Schlein sarà padrona di casa al Forum "l’Europa che vogliamo" organizzato dal Pd a Bruxelles e che ospiterà oltre all’immancabile Schmit, anche l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell, la presidente del Gruppo del Pse, la spagnola Iratxe Garcia Perez, ed il Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni.


E proprio con Gentiloni Schlein dovrà anche chiarire l’avventurosa scelta Pd di remare contro, con una possibile astensione, alla riforma del Patto di Stabilità, negoziata per conto della Commissione dall’ex premier italiano. L’accordo verrà infatti sostenuto praticamente dall’intera famiglia socialista europea, spagnoli in prima linea che lo hanno negoziato durante la presidenza di turno Sanchez. Al voto alla plenaria dell’Eurocamera di aprile Schlein chiese però ai suoi eurodeputati di astenersi, spostando l’asse politico verso la posizione del suo tallonatore Giuseppe Conte. Una richiesta che non tutta la delegazione ha ancora deglutito.