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Sulla Luna

Urso nello spazio: "L'industria del futuro passa da qui"

Redazione

Il ministro delle Imprese ha reso noto l'arrivo di un disegno di legge quadro allegato alla manovra e un fondo di 330 milioni per supportare le pmi italiane nel settore aerospaziale. E annuncia nuove alleanze con India e paesi africani

"Nel campo dell'aerospazio, siamo tornati protagonisti", così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso in un'intervista a La Stampa ha raccontato i risultati raggiunti e i progetti in cantiere per l'Italia nel settore della Space economy. "Al vertice ministeriale Esa a Parigi questo mese abbiamo investito oltre 3 miliardi in programmi che avranno grande riscontro per le imprese italiane. e abbiamo sottoscritto un primo significativo documento trilaterale con Francia e Germania sui lanciatori del futuro, indicando la srada per garantire l'accesso autonomo dell'Euopa allo spazio", dice il ministro, che non manca di esprimere la sua soddisfazione per il raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti dal Pnrr in questo settore. Proprio grazie al Pnrr, l'Italia ha avuto a disposizione una serie di finanziamenti con cui supportare diversi progetti: dai lanciatori di nuova generazione, alla costellazione satellitare Iride, ai servizi a terra per il telerilevamento "tutti caratterizzati", dice Urso, "dalla piena sostenibilità ambientale e con altissimo contenuto di tecnologie di frontiera".

  

Un settore, quello della Space economy, ritenuto particolarmente importante per un paese come il nostro che possiede "l'intera filiera industriale spaziale, dai lanciatori ai satelliti fino all'osservazione della terra", spiega il ministro. "Una filiera distruibuita su 12 distretti aerospaziali regionali e con grandi aziende (Leonardo, Thale/Alenia Spazio, Avio) e numerose pmii che assicurano un indotto straordinario", aggiunge. Per questo motivo, il titolare del Mimit si dice intenzionato "a supportare la ricerca e l'innovazione di questa eccellenza nazionale" e annuncia l'arrivo di un disegno di legge quadro, un collegato da aggiungere manovra, che verrà realizzato nei prossimi mesi con un fondo per la sostenibilità di 330 milioni. "Una legge quadro oggi è assolutamente necessaria", dice Urso "in sintonia con quello che sarà lo Space Act europeo". E aggiunge: "abbiamo già un confronto in atto con gli stakeholder e penso di presentare gli indirizzi al Consiglio dei ministri di fine gennaio".

Sulla questione delle risorse, però, secondo il ministro è necessaria una cooperazione con gli altri paesi: "Al recente vertice di Siviglia abbiamo sottoscritto un documento congiunto con il ministro francese La Maire e con il vice cancelliere tedesco Habeck", dice il ministro. L'Italia, nella campagna per affermare un ruolo europeo nello spazio, guarda anche al rapporto con il Regno Unito e alle relazioni con i paesi africani. "Nel mio recente incontro a Roma con l'omologo keniano abbiamo superato la precedente fase di stallo rilanciando la cooperazione sul futuro della base", dice Urso. E annuncia di avere in programma un viaggio in Etiopia, Kenya ed Egitto per sviluppare questo partnership strategica, e un progetto con il ministro degli Esteri dell'India, che con la sua recente "conquista" della Luna si è trasformato nella quarta potenza spaziale. "A gennaio", riferisce Urso, "un astronauta italiano verrà trasportato da un vettore commerciale Usa sull'attuale Stazione spaziale internazionale". Insomma, per usare le parole del ministro, "l'Italia protagonista a 360 gradi".