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"Meloni non sia ipocrita", dice Schlein. E annuncia la contromanovra del Pd

Dalla finanziaria al premierato, la segretaria del Partito democratico si dice pronta a fare fronte comune all'opposizione, mentre annuncia una proposta alternativa su "sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita"

"Meloni non sia ipocrita": si rivolge così alla premier la leader dei dem Elly Schlein che, in un'intervista al Corriere della Sera, ha criticato duramente il progetto sul premierato avanzato dall'esecutivo. "Se vuole far contare di più il voto dei cittadini cambiamo la legge elettorale invece di avanzare una proposta di riforma costituzionale che non esiste in nessun altro paese e scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato". E sulla questione insiste: "Quando dicono che questa riforma non intacca le prerogative del capo dello Stato mentono sapendo di mentire perché anche un bambino capisce che se ci sono due figure istituzionali e una viene eletta dal Parlamento e l’altra direttamente dai cittadini, la prima viene inevitabilmente marginalizzata".

Secondo la segretaria dem, "la strategia di Meloni è evidente: sono in imbarazzo perché questa manovra, che è pessima, non dà risposte sul terreno economico e sociale". Per questo motivo, Schlein si dice pronta al contrattacco e annuncia l'arrivo di una contromanovra del Pd, al momento in fase di preparazione. I temi? "Sanità, scuola, lavoro e misure per la crescita". 

 

 

La leader dei dem torna anche sulla manifestazione di sabato scorso, esprimendo la sua soddisfazione per aver esaudito la richiesta dei suoi elettori di "tornare a manifestare e ritrovare un'appartenenza comune". Mentre sull'ipotesi di un campo largo con i 5Stelle di Conte dice: "Stiamo provando a costruire ponti sui temi anziché perdere un minuto in diatribe tra noi". "Non a caso - ricorda Schlein - non è mai stata aperta una polemica che partisse da me verso le altre opposizioni". Schlein è quindi "fiduciosa che riusciremo a fare alcune iniziative comuni".  

La leader dem ha ribadito inoltre come il Pd rappresenti la prima forza di opposizione nel paese, ma nonostante questo "noi non abbiamo alcuna pretesa. Ma al contempo ci aspettiamo rispetto". Sulle divergenze con i pentastellati - sul Mes e sull'Ucraina - Schlein spiega che si tratta di "temi su cui anche le forze di maggioranza hanno delle posizioni diverse" per cui occorre "comporre quelle differenze facendo sintesi". E rivolgendosi a Conte dice "noi siamo pronti a questo sforzo e ci auguriamo lo siano anche gli altri". 

Sulle recenti polemiche che hanno visto coinvolti il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e il segretario della Cgil Maurizio Landini,  in vista dello sciopero di venerdì 17, attacca: "Il governo aumenta le tasse, taglia i servizi e le pensioni e pretende che i lavoratori stiano zitti e buoni calpestando un diritto, quello allo sciopero, che è un diritto costituzionale". La segretaria non risparmia le sue critiche all'atteggiamento del leader leghista che definisce "da bulli istituzionali" e lancia una provocazione alla premier. "Meloni non si nasconda dietro il suo vicepremier: è in atto un attacco frontale ai diritti dei lavoratori".

 

 

Interrogata infine su una sua candidatura alle prossime europee la leader dem glissa - "non abbiamo ancora iniziato a lavorare sulle liste" - mentre a proposito di un probabile duello con Meloni alle politiche del 2027 rilancia: "Lo vedremo anche prima".