(foto Ansa)

volano gli stracci

Caos Terzo polo. Giachetti: "Separiamo i gruppi". Calenda: "Verificheremo le intenzioni di Iv"

Redazione

"Continuare così mi sembra deprimente", dice il deputato renziano. La risposta del leader di Azione: "Insieme abbiamo lavorato bene, ma stanno emergendo differenze rilevanti"

Altra giornata di caos nel Terzo polo. Con i renziani che spingono per costituire un gruppo autonomo in Parlamento, scindendo l'esperimento del Terzo polo. E Calenda che dice: "Valuteremo". La proposta è stata avanzata dal deputato Roberto Giachetti, che intervenendo a Radio Leopolda si è chiesto: "Ha ancora senso che Azione e Italia Viva continuino a stare insieme? Diamo un elemento di chiarezza, ognuno starà dalla sua parte, e sapremo che abbiamo anche un altro avversario politico. Ma continuare così mi sembra assolutamente non solo devastante ma anche deprimente”. Aggiungendo di aver notato come "ogni volta che Calenda va in tv attacca Renzi frontalmente. Io ho sempre pensato che rompere quell’alleanza rappresentasse un tradimento degli elettori. Ma noi davvero siamo convinti che non sia arrivato il punto di smetterla con questa finzione?". 

A stretto giro sono arrivati i commenti dei senatori Ivan Scalfarotto e Raffaella Paita, così come, dal fronte di Azione, di Matteo Richetti, che si è sentito tirato in ballo a sproposito durante l'ultima conferenza stampa di Matteo Renzi al Senato ("I miei al Twiga? Non mi importa dove vanno a cena, così come non mi importa dove va a cena Richetti", aveva detto l'ex premier). Ma soprattutto, non si è fatta attendere la risposta dello stesso Carlo Calenda. "Roberto Giachetti oggi ha chiesto la separazione dei gruppi parlamentari di Azione e Italia Viva. I gruppi lavorano bene insieme su molte questioni di merito. Ma non vi è dubbio dal Salario Minimo alla Commissione Covid e all’elezione diretta del premier stanno emergendo differenze rilevanti. Nei prossimi giorni verificheremo con i vertici di Italia Viva le loro intenzioni", ha scritto il leader di Azione su Twitter. Lasciando presagire una decisione che potrebbe arrivare da qui a breve.