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Renzi e le polemiche con Azione: "Non mi interessa chi va a cena al Twiga"

L'ex premier ha rilanciato sull'elezione diretta del capo del governo: "Era nel programma elettorale del Terzo polo". Ha chiesto a La Russa di accorciare le ferie dei parlamentari. E su Zaki: "È in debito con il governo italiano"

Redazione

Sì all'elezione diretta del premier, "e finalmente vedremo chi ci sta, chi fa sul serio". Sì ai lavori d'Aula anche nelle prossime settimane. E sì a una controproposta sul salario minimo, partendo da una legge di iniziativa popolare della Cisl. Sono queste le direttrici principali della conferenza stampa tenuta questa mattina al Senato da Matteo Renzi, annunciata da una lettera in cui scriveva di voler "fare sul serio". E così l'ex premier ha annunciato la presentazione del disegno di legge per l'elezione diretta del capo del governo, "una proposta che era scritta nel programma elettorale del Terzo polo. Se qualcuno ha cambiato idea lo dica". Un appuntamento che è servito anche per rispondere sulle polemiche degli ultimi giorni tra Italia viva e Azione. "A me non interessa che Bonifazi e la Boschi vadano a cena al Twiga, così come non mi interessa dove vada a cena Richetti. L'unica cosa che mi importa è che facciano gli interessi degli italiani", ha detto Renzi a tal proposito. Lanciando una stoccata a Calenda anche per quel che riguarda la scelta del candidato nel collegio di Monza. Azione ha già anticipato la volontà di sostenere Marco Cappato. "Un candidato di cui ho condiviso alcune battaglie. Sarebbe perfetto per una battaglia di immagine, se uno si accontenta di partecipare. Ma la vera domanda è se è il candidato giusto per vincere", ha analizzato il capo di Iv.

L'altro punto toccato da Renzi in conferenza stampa è stato quello della liberazione di Patrick Zaki. "Ho fatto i complimenti alla Meloni. Credo che Zaki abbia un debito di riconoscenza con il governo italiano", ha detto. Mentre per quel che riguarda la commissione d'inchiesta sulla gestione della pandemia, l'ex premier ha smentito la ricostruzione secondo cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarebbe contrario a questi organi. "Ha solo detto che le commissioni d'inchiesta non si possono sostituire al potere giudiziario. Ma abbiamo avuto commissioni per qualsiasi cosa, non capisco perché non si voglia fare chiarezza su questo. Qualcuno per caso ha paura?". E sull'opinione espressa dalla deputata di Italia viva Elena Bonetti, che sulla Stampa ha detto "la commissione Covid è un errore da evitare", il giudizio di Renzi è tranchant: "E' un'opinione che rispetto, ma non condivido".

 

A ogni modo, sulle questioni più puntuali, Renzi ha bocciato la proposta delle opposizioni sul salario minimo, "perché prevede degli stanziamenti dello stato, aumentando le tasse". E ha rilanciato una proposta della Cisl per la partecipazione dei lavoratori alla governance aziendale, "un modello che in Germania funziona". Ha anche lanciato una stoccata nei confronti di Conte, Schlein, Calenda e Letta. "Perché sono il leader d'opposizione con il più alto tasso di presenze in Aula".

A proposito del lavoro in Parlamento, Renzi ha chiesto al presidente del Senato Ignazio La Russa di convocare per la prossima settimana l'Aula di modo da poter discutere della missione "Italia sicura". "Dicono che lavoriamo poco, ma la realtà è che mancano le proposte del governo. Ecco perché alla maggioranza dico: venite in Parlamento e votiamo la missione sul dissesto idrogeologico". Proprio a proposito di ambiente e ciris climatica, Renzi ha attaccato il ministro Pichetto Fratin: "Le sue sono lacrime da coccodrillo, versate nel giorno in cui il governo ha tolto 16 miliardi di euro ai comuni". 

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