Questione di campi larghi

Schlein e il metodo Landini: ecco la piattaforma sul lavoro per unire la sinistra

Gianluca De Rosa

Dopo il salario minimo la segretaria del Pd vuole fare come i sindacati: una pacchetto di misure comuni su cui lavorare con i potenziali alleati, da Fratoianni a Calenda

Chiamatelo metodo Landini. I sindacati confederali non vanno sempre d’accordo. Solo ieri il segretario della Uil Pierpaolo Bombardieri ha accusato il collega della Cisl Luigi Sbarra di “parlare bene con i sindacati gialli che fanno i contratti pirata”. Lo ha in pratica accusato di convergenze con le sigle non rappresentative che contribuiscono allo sfruttamento dei lavoratori. Ma d’altronde i rapporti tra i tre grandi sindacati non sono sempre facili (la Cisl è spesso su posizioni meno massimaliste). Eppure, ormai da tempo, Cgil, Cisl e Uil hanno una piattaforma unitaria. Un pacchetto di misure che, senza distinzioni, presentano ogni volta ai governi e per le quali scendono insieme in piazza. Ecco, adesso Elly Schlein sembra voler fare la stessa cosa per unire il fronte sinistro dell’arco parlamentare, da Calenda a Fratoianni. 

Dopo aver ottenuto venerdì scorso la firma di tutti (Renzi escluso) a una proposta comune sul salario minimo, adesso la segretaria, che oggi ha riunito i suoi a Ventotene, prepara un pacchetto di proposte per costruire anche la sua piattaforma, la piattaforma del futuro campo largo. Tre le idee principali l’unica che ha dei contorni un po’ meno vaghi è quella sul congedo parentale paritario. Il resto per adesso riguarda concetti fumosi, dalla tutela dei lavori delle piattaforme online, alla tassazione delle rendite "che non deve essere un tabù", fino agli investimenti in sanità. In attesa di dettagli, sono queste le direttrice che guideranno le proposte da portare a Conte, Calenda, Fratoianni, Bonelli e Magi. Nuove intese per una piattaforma unitaria del campo largo come quello dei confederali.

Per disegnare questa piattaforma Schlein conta di sentire proprio “le parti sociali”, Cgil in testa, nel corso di una serie d’incontri a che cominceranno il prossimo 6 luglio dedicati alle politiche industriali. E chissà che alla fine le due piattaforme, quella sindacale e quella di Schlein, non si assomiglino. Difficile comunque che le proposte possano davvero essere attuate, Conte già lo diceva ieri sul salario minimo: “L’obiettivo è lontano perché il governo è contrario”. E intanto però si costituisce una proposta politica concreta con cui Schlein spera di tornare protagonista, leader tra i partiti di sinistra e punto di riferimento non solo del sindacato, ma anche di quel mondo dell’associazionismo, che Conte ha saputo accarezzare negli ultimi mesi, complice anche la posizione del Pd sulla guerra in Ucraina. Non a caso all’ultimo incontro tra i due, ieri a Roma Tre, il presidente del M5s sottolineava con una certa malignità la comune posizione del governo Meloni e del Pd sul conflitto. Mentre questa mattina da Ventotene Schlein, pur ribadendo il "pieno sostegno all'Ucraina contro l'invasione di Putin", ha invocato la necessità che “l’Europa si faccia portatrice di pace".

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