(foto Ansa)

La proposta

Accordo delle opposizioni sul salario minimo. Ma Calenda firma una nota a parte

Redazione

Soglia fissata a 9 euro l’ora e la creazione di una commissione di rappresentanti istituzionali e delle parti sociali. Il centrosinistra trova l’intesa che verrà depositata alla Camera, ma il capo di Azione non compare tra i firmatari

Una proposta unica che verrà depositata alla Camera nei prossimi giorni, per ribadire “la necessità di un intervento a garanzia dell’adeguatezza delle retribuzioni dei lavoratori, in particolare di quelli in condizione di povertà anche per colpa dell’inflazione”. Firmato: Giuseppe Conte (Movimento 5 stelle), Nicola Fratoianni (Sinistra italiana), Matteo Richetti (Azione), Elly Schlein (Partito democratico), Angelo Bonelli (Europa Verde) e Riccardo Magi (+ Europa). La prima notizia è dunque l’accordo raggiunto dalle opposizioni sul salario minimo, con una nota diffusa questa mattina. La seconda è l’assenza dall’elenco dei firmatari di Carlo Calenda, che definisce sì “equilibrata” la proposta, dicendo quindi che la appoggerà, ma lo fa a parte, con un suo personalissimo tweet.

 

La soglia decisa dal centrosinistra è di 9 euro l’ora, “per tutelare in modo particolare i settori più fragili e poveri del mondo del lavoro, nei quali è più debole il potere contrattuale delle organizzazioni sindacali”. E non riguarda “solo i lavoratori subordinati, ma anche i rapporti di lavoro che presentino analoghe necessità di tutela”. Inoltre, per le opposizioni si dovrebbe istituire parallelamente una “commissione composta da rappresentanti istituzionali e delle parti sociali”, in modo da “aggiornare periodicamente il trattamento economico minimo orario”.

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