Il ministro degli Esteri Antonio Tajani durante un'iniziativa elettorale di Forza Italia (Ansa)

Succede in Forza Italia

L'Italia invierà a Kyiv un nuovo sistema di difesa aereo. Ma Tajani: "No a nuovi decreti"

Francesco Bercic

Il ministro degli Esteri ribadisce il sostegno all'Ucraina e l'invio del dispositivo anti-missilistico Samp/T. Dopo la bufera nel Ppe causata dalle parole di Berlusconi, il coordinatore di FI dice che il Cav. "vuole la pace". Attesa per oggi la sentenza di primo grado del processo Ruby-ter

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato, in un'intervista a Repubblica, l'imminente invio del sistema di difesa aereo Samp/T a sostegno dell'Ucraina, nell'ambito di un'operazione congiunta con la Francia: un dispositivo sul quale si discute da almeno un mese, e che rappresenta una delle dotazioni di ultima generazione fra i dispositivi anti-missilistici. Una possibile svolta nella difesa di Kyiv, che seguirebbe il sesto decreto di aiuti militari varato dal Parlamento nelle scorse settimane: uno nuovo, al momento, “non è in preparazione”, dice Tajani. Assicurando che “in ogni caso Forza Italia lo voterebbe”.

 

Oltre al dato strettamente militare, conta infatti molto il dato politico. Soprattutto dopo l'ultima uscita del presidente di Forza Italia – di cui Tajani è coordinatore –, Silvio Berlusconi. Parole molto critiche verso il presidente Zelensky, che hanno fatto dubitare in molti dell'effettivo appoggio azzurro alla causa ucraina. Il ministro degli Esteri abbassa i toni: “Contano i fatti”, dice, ricordando come il Cav. abbia sempre “votato in Parlamento europeo le risoluzioni contro l’aggressione russa, a cominciare da quella durissima del primo marzo del 2022”.

 

I dubbi suscitati dalle affermazioni di Berlusconi non si sono fermati ai confini nazionali: anche il Ppe, di cui Forza Italia è uno dei più autorevoli esponenti, si è sentito in dovere di prendere le distanze dalle frasi del Cav., con tanto di tweet apparso ieri sulle pagine social del partito europeo. Sempre nella giornata di ieri, la testata internazionale Politico ha inoltre rivelato che “politici di nove paesi diversi boicotterebbero il prossimo raduno dei conservatori a Napoli se vi partecipasse Berlusconi”. Sollecitato sulla questione, anche in questo caso Tajani rimarca le decisioni passate di del Cav., “l’uomo che ha portato Russia e Stati Uniti a stringersi la mano di Pratica di Mare”. Ribadendo ancora una volta che “Berlusconi vuole la pace”.

Oggi è inoltre attesa la sentenza di primo grado del cosiddetto “Ruby-ter”, processo in cui Berlusconi è imputato per corruzione in atti giudiziari: secondo il capo d'accusa, il leader di FI avrebbe pagato alcune testimoni nei processi precedenti, il “Ruby” e il “Ruby-bis”, perché dicessero il falso. Lo scorso 13 febbraio il governo aveva deciso di revocare la costituzione di parte civile decisa dall'allora presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni. Nelle prossime ore sarà scritta l'ennesima pagina giudiziaria di un'indagine che si protrae da più di dieci anni.