L'Agcom e il nuovo patto del Nazareno
La nomina di Giacomelli? Gli interessi del Cav. sono anche interessi del paese
-
Rai, Salvini e Conte. Cosa teme il Pd dalle nuove mosse di Renzi
-
Che Rai sarà?
-
Le due ipotesi sulle quali si attorciglia il nuovo debole equilibrio Rai
-
Prove di autarchia in Rai, ripartita quando eravamo tutti fermi
-
Promossi e bocciati nel risiko dei palinsesti Rai
-
La disfida della par condicio vent'anni dopo
-
Così il M5s ha trovato un modo per fare entrare Dibba in Parlamento a settembre
-
Il sogno del gran ritorno di Dibba s'è già infranto
-
Il governo non è più solo un'accozzaglia
-
Forza Italia conta (e si conta). Nella sfida sulle commissioni, le larghe intese hanno funzionato
Antonello Giacomelli, deputato pd ed ex sottosegretario alle comunicazioni nei governi Renzi e Gentiloni, e Laura Aria, direttore generale per gli incentivi alle imprese del ministero dello Sviluppo economico, indicata da Forza Italia, sono i due componenti dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni eletti da Camera e Senato, assieme ad Elisa Giomi, scelta dal Senato, sociologa scelta dai 5 stelle, ed Enrico Mandelli, gradito a Lega e FI, designato dalla Camera. Due su quattro sono dunque un successo di Silvio Berlusconi, Giacomelli è frutto di una trattativa bipartisan tra il Cav. ed il Pd, via Gianni Letta, mentre ai 5 stelle restano al momento le briciole. Eppure su queste nomine avevano puntato forte soprattutto sponsorizzando Emilio Carelli, ex direttore di Sky Tg24 ed ex vicedirettore del Tg5, poi divenuto parlamentare grillino e per questo proposto come nome di garanzia.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE