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Salvini smentisce i suoi e dice sì al potenziamento dell'aeroporto di Firenze

David Allegranti

Sulla nuova pista dello scalo di Peretola “so che ci sono posizioni diverse: dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è", ha detto il ministro dell'Interno

Roma. Matteo Salvini cambia rotta alla posizione della Lega sugli aeroporti toscani. Dopo giorni di duelli, anche interni, al Carroccio, il segretario prende parola e dice che lo sviluppo dell’aeroporto di Firenze non è in discussione. “L’Italia ha bisogno di più porti, più aeroporti, magari coordinati l’un l’altro, e io penso che l’aeroporto di Firenze non toglierebbe niente a nessuno”, ha detto Salvini oggi, mercoledì 19 dicembre, all’emittente Lady Radio.

 

 

Le parole di Salvini arrivano peraltro dopo alcune interviste del Foglio a imprenditori, sindacalisti e presidenti di associazioni di categoria schierati per il Sì all’aeroporto. Proprio ieri il presidente della Camera di Commercio di Firenze Leonardo Bassilichi su queste colonne aveva chiesto a Salvini di esporsi direttamente. “E’ chiaro che c’è una sensibilità diversa tra Lega e 5 Stelle su alcuni temi”, ha detto Salvini alla radio. Sul potenziamento dello scalo di Peretola con la nuova pista “so che ci sono posizioni diverse: dal mio punto di vista, più si viaggia meglio è. Più opportunità di lavoro di business e di spostamento veloce in aereo, in macchina, in treno o in nave ci sono, e meglio è”.

 

Naturalmente è in corso un “dibattito” (si fa per dire) fra Pisa e Firenze, anche all’interno della Lega, ma Salvini è convinto che “un’infrastruttura in più non tolga necessariamente qualcosa a qualcun altro”. Per Salvini “sicuramente va ridiscussa la piantina degli aeroporti in Italia, perché ne sono stati fatti in passato per motivi elettorali, ci sono alcuni microaeroporti che non hanno nessun senso”, ma “Firenze è Firenze, è strategica, è centrale”.

 

Domani, giovedì, Salvini sarà a Firenze per una cena natalizia con i leghisti toscani e il tema dell’aeroporto sarà sicuramente oggetto di discussione. Può darsi anche che Susanna Ceccardi & soci, contrari allo sviluppo di Firenze e a favore di una terza pista a Pisa, riescano a convincerlo a fare retromarcia. Nel frattempo però la posizione del segretario della Lega piace alle istituzioni toscane.

 

“E’ una buona notizia perché per quel che mi riguarda ho sempre lavorato per l’ammodernamento del l’infrastruttura fiorentina e della nuova pista nel quadro di uno sviluppo integrato”, dice il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. “Vorrei far presente però che i problemi infrastrutturali della Toscana non si limitano solo all’aeroporto. E’ infatti indispensabile definire tempi, modi e finanziamenti per la messa in sicurezza e il completamento delle quattro corsie sulla Tirrenica”. Inoltre, dice Rossi, “vorremmo avere tempi certi per la realizzazione delle terze corsie autostradali sulla Firenze-mare e sulla A1. Attendiamo anche una parola definitiva sul completamento del sottoattraversamento e della nuova stazione per l’alta velocità nel capoluogo toscano. Chiediamo poi certezze sul finanziamento e il raddoppio della ferrovia Firenze-Lucca, a cui la Regione ha già contribuito per oltre la metà del finanziamento pur non essendovi tenuta, e infine gradiremmo una parola chiara anche sul completamento della Grosseto-Siena”.

 

Insomma, le infrastrutture toscane sono tante e non di soli aeroporti vive la regione.

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  • David Allegranti, fiorentino, 1984. Al Foglio si occupa di politica. In redazione dal 2016. È diventato giornalista professionista al Corriere Fiorentino. Ha scritto per Vanity Fair e per Panorama. Ha lavorato in tv, a Gazebo (RaiTre) e La Gabbia (La7). Ha scritto cinque libri: Matteo Renzi, il rottamatore del Pd (2011, Vallecchi), The Boy (2014, Marsilio), Siena Brucia (2015, Laterza), Matteo Le Pen (2016, Fandango), Come si diventa leghisti (2019, Utet). Interista. Premio Ghinetti giovani 2012. Nel 2020 ha vinto il premio Biagio Agnes categoria Under 40. Su Twitter è @davidallegranti.