Così per Grillo il #SalviniBugiardo è diventato "uno di parola"

Dopo le elezioni dei presidenti delle Camere, l'alleanza tra i due grandi partiti populisti si va concretizzando. E anche il "garante" del M5s inizia a lisciare il pelo allo storico avversario

Redazione

"Salvini è uno che quando dice una cosa la mantiene, il che è una cosa rara". Beppe Grillo lascia l'hotel Forum a Roma e alle telecamere fa tabula rasa di nove anni di insulti al leader del Carroccio. Si inizia a delineare sempre più chiaramente quell'ircocervo, quel "mostro politico atroce e pericoloso" che il Foglio aveva paventato in campagna elettorale e che per molte ragioni sarà il vero protagonista della prossima stagione: l'incontro tra salvinismo e grillismo. E mentre, con le elezioni di Fico e Casellati alla presidenza di Camera e Senato, l'alleanza tra i due grandi partiti populisti si va concretizzando, ed ecco che anche il "garante" del Movimento inizia a lisciare il pelo allo storico avversario.

  

 Il Giornale ha stilato un elenco degli attacchi e delle dichiarazioni violente contro i leghisti, con tanto di hashtag dedicati. Da #SALVINIBUGIARDO e #SALVINIPROEURO lanciati sul tema della moneta unica europea, quando il leader della Lega disse che il referendum per uscire dall'euro proposto dal M5s era una perdita di tempo, al #SALVINIBALLISTA sul tema immigrazione. Del leader padano, Grillo ha detto e scritto sul suo blog molte cose, tutte in netta contrapposizione con l'apertura di oggi: che era "impresentabile", "traditore", e che "la Lega è stata otto anni al governo e ha rubato". Da bugiardo e impresentabile, insomma, si è arrivati a "uno che quando dice una cosa poi la mantiene".

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