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Le parole di Conte sulla guerra in Ucraina sono sorprendenti: “Ci stiamo rimettendo noi”

Adriano Sofri

Anche se non si è ammiratori del capo dei 5 stelle, ci si stupisce ancora che qualcuno possa parlare in questo modo della guerra scatenata da Putin

Repubblica riportava ieri, fra virgolette, parole pronunciate da Giuseppe Conte nel suo dialogo con Bruno Vespa. Compreso questo brano, sulla guerra in Ucraina: “Zelensky si sta difendendo e rimane in mimetica. Sta diventando un eroe per il suo Paese. Ma grazie alle nostre forniture. Non può essere lui a decidere in esclusiva, visto che ci stiamo rimettendo noi, con gli impegni finanziari. Noi che dobbiamo rinunciare al welfare per garantire le armi. Non può decidere lui se sedersi al tavolo, come e quando e a quali condizioni, se deve arrivare a Mosca, se deve sconfiggere Putin o no”.

Sono tutt’altro che un ammiratore di Conte, per usare l’eufemismo. Eppure mi sorprendo ancora che qualcuno, chiunque, parlando dell’Ucraina possa pronunciare le parole: “Visto che ci stiamo rimettendo noi”.

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