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piccola posta

Non si è mai vista tanta circolazione di giornalisti in zone di guerra come in Ucraina

Adriano Sofri

Naturalmente, nessuno può escludere che ci siano macchinazioni di colpi proibiti, e qualche tana in cui perseguirle in segreto. Ma gli ucraini hanno proposto di far venire ispettori neutrali e controllare tutte le centrali nucleari. Non basta per tagliare la testa al toro?

Prendiamo la bomba sporca. I russi continuano a rumoreggiarci attorno. Nella mia non infima esperienza di luoghi di guerre di Stati e di guerre civili, non ho mai visto un territorio in cui fosse autorizzato ai giornalisti di ogni mezzo, free-lance compresi, un così largo accesso e una così vasta libertà di circolazione come in Ucraina: paragonatela con quello che avviene nella parte occupata dai russi. Naturalmente, nessuno può escludere che da parte ucraina ci siano macchinazioni di colpi proibiti, e qualche tana in cui perseguirle in segreto si trova sempre. Ma non dev’essere così facile ripararsi dall’occhio dell’intelligence Nato, quella stessa che avverte che finora non ci sono stati da parte russa gesti preparatori all’impiego dell’atomica. Gli ucraini hanno proposto di far venire ispettori neutrali e controllare ogni sito deputato. In particolare, tutte le centrali nucleari. Non è un modo piuttosto efficace per tagliare la testa al toro? E non è un buon obiettivo fra i tanti parziali e concreti di una mobilitazione per un negoziato giusto?

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