Non solo Fiorello, guida (semiufficiale) alla prima serata di Sanremo

Micol Treves

In attesa dei cantanti ecco cosa sta succedendo dietro le quinte del Festival

Sanremo che vai, usanze che trovi. Al Festival della canzone italiana la liturgia si ripete ogni anno, diversa da se stessa. Ma si ripete.

Il cuore batte per le canzoni, come da copione. Nessuna delle quali potrà essere formalmente eliminata. Tra i brani in gara, c’è chi è pronto a dar per favorito il duo Moro-Ermal Meta, Ron, Noemi, Mario Biondi (Sisal dixit), ma pare ancora quanto meno prematuro esprimersi, se non per umane simpatie personali.

 

Proveremo quindi a raccontare in breve la kermesse a chi può seguirla soltanto in televisione.

 

Funziona più o meno così.

La città dei fiori è addobbata a festa. I controlli di sicurezza rinforzati, mentre il cielo è grigio come di consueto in questa stagione. All’Ariston anche stavolta si scaldano i motori per l’evento televisivo dell’anno. Almeno per aspettative e ingenza d’investimenti pubblicitari (e la Sipra si inchina).

 

Stesso teatro, stesso mare. A cambiare sono più che altro presentatori e direzione artistica (a dire il vero quest’anno discussissima). Claudio Baglioni, “grigio dittatore” della canzone italiana 2018 ha lavorato alacremente e scelto i  concorrenti. Venti per la precisione. Si mormora che il “Capitano coraggioso” non ami troppo i segni dell’età e pare abbia chiesto di porre un’attenzione tutta particolare alle luci che verranno utilizzate durante le 5 serate su rete pubblica ammiraglia. Per questo, qualche maligno grida precoce all’effetto Barbara D’Urso.

Accanto a Baglioni, nella presentazione degli artisti, accuratamente selezionati dal sopracitato direttore, Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.

 

Per chi punta sugli ascolti, il flop è annunciato: se gli addetti ai lavori accendono ceri per una share d’esordio ondeggiante fra il 46 e il 50% grazie alla presenza di Fiorello, poi però gli intenditori sono pronti a scommettere su un calo verticale di almeno 6 punti.

 

A proposito di Rosario, accanto a lui fra gli ospitoni di questa prima serata, avrebbe dovuto calcare la scena anche Laura Pausini in promozionissima (il suo nuovo disco è atteso per il mese di marzo). Epperò, la cantante romagnola avrebbe detto picche. Così, all’ultimo. I maligni vogliono che “il pacco” sia dovuto ad ansia da confronto col comico fuoriclasse che ne offuscherebbe la presenza. E poi, vogliono anche che Laura nostra per questa ragione abbia avuto un alterco di riguardo col suo promoter Ferdinando Salzano, boss di F&p Group, anche manager di Claudio Baglioni. Così, per dire. Lei, invece, adduce ragioni mediche: laringite acuta per la precisione. Anche se mamma Rai fa sapere tramite comunicato stampa ufficiale che l’artista di Solarolo apparirà per la serata conclusiva. Miracolo.

 

 

Cos’altro? Tra le personalità di spicco che s’aggirano tra i corridoi e la sala stampa della città fiorata, Milly D’Abbraccio e Daniela Martani. La prima, ex pornostar di fama nazionale, in rappresentanza di tale “Community musik tv”. “Scopre” nuovi talenti.

La seconda, invece, sempre sulle barricate (ma stavolta Alitalia non c’entra), s’infervora perché i suoi social sono stati boicottati. La colpa? Degli anti-vegani che ne segnalano ogni incursione finendo per bloccarne i profili.

 

A dirla tutta, Daniela però non è l’unica ad agitarsi. Soprattutto all’interno della sala stampa, incubatrice di notizie e malumori. Qualcuno ha notato bronci mal celati fra le alte maestranze Rai. Si sussurra che quest’anno, nonostante il Festival resti targato e trasmesso dalla tv di Stato, il timone della nave è stata completamente appaltato. Canone inverso.

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