(foto LaPresse)

L'Italia spinge per una riapertura coordinata delle frontiere europee il 15 giugno

La rassegna della stampa internazionale sui principali fatti che riguardano da vicino il nostro paese. Oggi articoli di Handelsblatt, El Mundo, Der Tagesspiegel, Figaro e Faz

Ue: Italia vuole riapertura coordinata frontiere il 15 giugno 

 

Parigi, 27 mag 08:37 - (Agenzia Nova) - L'Italia spinge per una riapertura coordinata delle frontiere europee il 15 giugno. Lo scrive il quotidiano francese “Le Figaro”, riportando un annuncio del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio. “Lavoriamo per poter ripartire tutti insieme il 15 giugno in Europa. Per i turismo, il 15 giugno può essere il D-Day europeo”, ha detto il titolare della Farnesina in una trasmissione andata in onda su Rai 1. “La Germania punta a riaprire il 15 giugno”, ha detto il ministro, spiegando che l'Italia “lavora con l'Austria e altri paesi”. “Dobbiamo salvare quello che possiamo salvare dell'estate per aiutare i nostri imprenditori”, ha poi aggiunto Di Maio.

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Germania-Italia: Steinmeier a Mattarella, Ue comunità di destino 

 

Berlino, 27 mag 08:37 - (Agenzia Nova) - Si è tenuto ieri, 26 maggio, un colloquio telefonico tra i presidenti di Germania e Italia, rispettivamente Frank-Walter Steinmeier e Sergio Mattarella, dedicato ai rapporti tra i due paesi e agli ultimi sviluppi nell'Ue, in particolare alla proposta franco-tedesca per un fondo europeo da 500 miliardi di euro con cui finanziare la ricostruzione dell'Europa dopo la crisi del coronavirus. Come riferisce il quotidiano “Handelsblatt”, nel corso della conversazione con Mattarella, Steinmeier ha affermato: “Raramente una crisi ha reso evidente che siamo chiaramente una comunità di destino nell'Ue”. Il presidente tedesco ha aggiunto: “L'insegnamento da trarne è che dovremmo essere il più possibile uniti”. In tale prospettiva, il fondo per la ricostruzione dell'Ue, proposto il 18 maggio scorso dal cancelliere tedesco Angela Merkel e dal presidente francese Emmanuel Macron,è “un segnale necessario”. Steinmeier ha poi comunicato a Mattarella la propria preoccupazione per l'immagine della Germania in Italia nel cotesto della crisi attuale, con la Repubblica federale accusata di egoismo. Steinmeier ha quindi espresso l'auspicio di poter incontrare presto Mattarella, non appena la situazione lo consentirà, “anche come espressione della solidarietà italo-tedesca”.

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Italia: Open Arms, da Giunta immunità Senato no al processo per Salvini 

 

Madrid, 27 mag 08:37 - (Agenzia Nova) - La Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato ha deciso di respingere la richiesta del Tribunale dei ministri di Palermo di rinviare a giudizio il leader della Lega, Matteo Salvini, nell'ambito dalle vicenda Open Arms. La votazione si è conclusa con 7 voti a favore (Movimento 5 Stelle, Partito democratico, Liberi e Uguali) 13 contro (Lega, Fratelli d'Italia e una senatrice dei Cinquestelle) e l'astensione dei 3 senatori di Italia Viva. Uno smarcamento che, come scrive il quotidiano spagnolo “El Mundo”, non è stato ben accolto dal governo, di cui Italia Viva è parte. La vicenda “Open Arms” risale all'agosto del 2019, quando l'allora ministro dell'Interno Salvini impedì per 21 giorni lo sbarco della nave “Open Arms” con a bordo oltre 100 migranti nel porto di Lampedusa, in attuazione della politica dei “porti chiusi”. Il Tribunale dei ministri di Palermo aprì un'inchiesta sul leader della Lega, accusato di sequestro di persona e omissione di atti d'ufficio. Dopo il voto della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato, l'ultima parola spetterà comunque all'aula di Palazzo Madama, che entro la fine di giugno dovrà pronunciare il verdetto definitivo sull'autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini.

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Italia: come la criminalità organizzata sfrutta la crisi 

 

Berlino, 27 mag 08:37 - (Agenzia Nova) - Con prestiti a usura ai titolari di attività economiche colpite dalla crisi del coronavirus, la criminalità organizzata sta sfruttando in Italia la pandemia e le sue conseguenze economiche per rafforzare la propria rete clientelare. È quanto riferisce il quotidiano “Der Tagesspiegel”, che nota come gli aiuti anticrisi decisi dal governo tardino spesso a raggiungere i destinatari. È in tale lacuna che si inserisce l'azione delle mafie, in grado di offrire liquidità immediata a tassi da usura. Per il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, “esiste il rischio che interi settori economici diventino dipendenti dalla criminalità organizzata”. 

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Italia: riaprono i musei, chiusi durante la quarantena 

 

Berlino, 27 mag 08:37 - (Agenzia Nova) - Nella Fase 2 dell'emergenza coronavirus, in Italia riaprono anche musei, monumenti e siti archeologici chiusi durante la quarantena per contrastare la diffusione del coronavirus. Le riaperture avvengono dopo una lunga attesa che, come scrive il quotidiano “Frankfurter Allgeemeine Zeitung”, in cui la cultura ha dovuto “ritirarsi completamente in uno spazio virtuale”, con collezioni e mostre visitabili su internet. Per tornare accessibili al pubblico, alcuni musei si sono dotati di migliori impianti di ventilazione, opera non facile dato che spesso le opere d'arte necessitano di un particolare microclima per la loro conservazione. Inoltre, le collezioni hanno limitato il numero di ingressi in base alle loro dimensioni, al fine di contenere il contagio da Sars-Cov2. Il personale e i visitatori sono poi tenuti al rispetto delle norme igieniche e all'ingresso delle strutture museali viene misurata la temperatura di chi vi accede. Come esempio delle misure di sicurezza, la “Frankfurter Allgmeine Zeitung” cita i Musei Capitolini di Roma dove i visitatori, contingentati, devono sottoporsi alla rilevazione della temperatura, disinfettarsi le mani e possono seguire soltanto un tour prestabilito in cui le sale di minori dimensioni rimangono chiuse, così da limitare i contatti e gli eventuali contagi. A ogni modo, l'impatto economico della crisi sui musei italiani sarà “drammatico”. Tuttavia, l'emergenza attuale rappresenta anche un'opportunità. In futuro, sempre per contenere il contagio da Covid-19, i musei potrebbero infatti rinunciare alle grandi mostre che attirano un vasto pubblico e concentrarsi su esibizioni “più coraggiose”, dando “la priorità alla qualità” della loro offerta culturale. 

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